L’accesso abusivo a sistemi informatici o telematici da parte dei dipendenti è un reato che può avere conseguenze anche gravi per i colpevoli. Cosa prevede la legge italiana in merito a questo tipo di illecito? Quali sono le possibili sanzioni?
Accesso abusivo a sistemi informatici da parte dei dipendenti: di cosa si tratta
L’accesso abusivo a sistemi informatici o telematici da parte dei dipendenti è una violazione che può avere gravi conseguenze sia per i lavoratori dipendenti che per le organizzazioni.
Questa condotta scorretta si verifica quando un dipendente accede o manipola un sistema informatico senza l’autorizzazione o l’autorità legittima per farlo. L’illecito può coinvolgere l’utilizzo non autorizzato di password e credenziali, l’accesso a documenti e dati sensibili o la violazione delle politiche aziendali riguardanti la sicurezza informatica.
Secondo l’art. 615-ter del Codice Penale è colpevole di accesso abusivo a sistema informatico “chiunque abusivamente si introduce in un sistema informatico o telematico protetto da misure di sicurezza, ovvero vi si mantiene contro la volontà espressa o tacita di chi ha il diritto di escluderlo”. Inoltre, come ha ricordato di recente la Cassazione è reo di accesso abusivo a sistema informatico anche “chi, pur essendovi abilitato, violi le condizioni e i limiti risultanti dal complesso delle prescrizioni impartite dal titolare del sistema per delimitarne oggettivamente l’accesso”.
Le conseguenze legali e disciplinari per i dipendenti
In molti paesi, come gli Stati Uniti, il Regno Unito e diversi paesi europei, esistono leggi specifiche che criminalizzano l’accesso abusivo a sistemi informatici.
In Italia, ai sensi dell’art. 615-ter del Codice Penale, chiunque acceda o si trattenga abusivamente in un sistema informatico o telematico, violando le misure di sicurezza adottate per impedirne l’accesso, è punito con multe significative e in alcuni casi gravi pene detentive.
La pena per chi commette reato di abuso a sistema informatico può arrivare, nei casi limite, fino a otto anni di reclusione. Oltre alle sanzioni penali previste dalla legge, le organizzazioni hanno il diritto di adottare misure disciplinari interne contro i dipendenti che accedono abusivamente ai sistemi informatici.
Queste misure possono variare da avvertimenti e sospensioni fino al licenziamento, a seconda della gravità dell’azione e delle policy aziendali. È importante che le organizzazioni stabiliscano e comunichino chiaramente le loro politiche in merito all’accesso abusivo e applichino tali politiche in modo coerente e imparziale.
Prevenire l’accesso abusivo e proteggere i dati aziendali
Al fine prevenire l’accesso abusivo da parte dei dipendenti e tutelare la riservatezza dei dati aziendali, le organizzazioni devono adottare adeguate misure di sicurezza a protezione dei propri sistemi informatici.
La prima misura preventiva consiste nell’implementazione dei controlli di accesso. Questo aspetto può includere l’assegnazione di password uniche e complesse, l’uso di sistemi di autenticazione a più fattori e la limitazione delle possibilità di accesso solo ai dipendenti autorizzati. Inoltre, è essenziale condurre regolarmente audit di sicurezza per identificare e risolvere potenziali vulnerabilità nei sistemi.
La formazione sulla sicurezza informatica è un’altra componente fondamentale nella prevenzione dell’accesso abusivo ai sistemi informatici. I dipendenti devono essere consapevoli delle politiche di sicurezza aziendale, comprese le conseguenze legali e disciplinari associate a eventuali comportamenti illeciti. La formazione comprende l’istruzione su come riconoscere le minacce informatiche, l’importanza di mantenere password sicure, l’utilizzo consapevole delle risorse aziendali e il rispetto delle politiche di utilizzo dei dispositivi aziendali.
La promozione di una cultura di sicurezza informatica in azienda è fondamentale per garantire che tutti i dipendenti siano consapevoli delle responsabilità e delle conseguenze associate all’accesso abusivo e agiscano in conformità con le normative e le policy vigenti.