Supera l’allarmante numero di quaranta casi giornalieri denunciati, a cui sfuggono quelli non segnalati, la segnalazione di furti di identità nel mondo virtuale di internet. In un mondo perennemente connesso, ogni utente rischia dunque di dover fare i conti con questo problema. Una realtà in crescita, se nel primo semestre 2016 il trend registrato è quello dell’1,5%, pari a circa ottomila casi, ovvero fra le 40 o 45 frodi al giorno solo sul suolo nazionale.
Furti di identità che si accompagnano a frodi, in quanto per quattro casi su dieci gli autori del furto hanno clonato l’identità per fare acquisti di elettrodomestici, mentre il 15% ha invece puntato su moto ed automobili.
Le province di Napoli, Roma e Milano sono quelle in cui si è registrato il maggior numero di casi; nello specifico, un aumento del 15% si è registrato nella sola Milano città. Dati di confronto con il 2015 quelli analizzati, in cui emerge anche un’impennata di casi in Emilia Romagna, che sfiora il 60%, cui seguono le Marche, il Veneto e la Lombardia.
I meno colpiti sono gli utenti di Sondrio e un calo di attività si registra a Ogliastra e Ravenna.
Nel combattere le frodi il nemico maggiore è il tempo, in quanto, se per gli importi bassi l’individuazione del furto è rapida, ciò non è altrettanto rassicurante per gli importi che superano i diecimila euro, che nel 20% dei casi possono richiedere anche cinque anni di indagini.