Per combattere l’assenteismo diffuso, i vertici dell’Ama e il Comune di Roma hanno deciso di sguinzagliare gli 007 privati
Per far fronte ai numerosi casi di assenteismo tra i suoi 7.800 dipendenti, l’Ama, l’azienda municipale per l’ambiente, ha deciso di affidarsi agli investigatori privati. Secondo i dati relativi all’ultimo trimestre dello scorso anno infatti il tasso di assenze fra i netturbini romani è stato del 14,6%. Le sanzioni disciplinari per assenteismo invece sono state oltre 400 per tutto il 2018, di cui 10 licenziamenti, 282 giorni di sospensione e 538 ore di multe.
Gli 007 ingaggiati dal Comune di Roma provvederanno ad incrociare i dati sulle assenze per malattia “breve” (ovvero quelle inferiori ai sei giorni) con quelle relative ai congedi per l’assistenza ai familiari disabili (legge 104). Nello specifico, verranno verificate il ripetersi di astensioni dal lavoro a ridosso di festività, riposi settimanali e ferie. A fronte di una prima analisi, i casi individuati come “sospetti” verranno poi presi singolarmente dai detective. Da un lato, per le malattie si sta procedendo con l’incremento delle visite fiscali, in collaborazione con l’Inps, per i casi relativi alla 104 interverranno direttamente gli investigatori privati allo scopo di verificare che il lavoratore utilizzi la giornata di congedo per prestare assistenza al familiare disabile.
Nelle scorse settimane, i vertici dell’Ama hanno scoperto che alcuni netturbini, durante l’orario di servizio, lasciavano i mezzi aziendali parcheggiati per ore in luoghi nascosti, usufruendo di quel tempo per fare tutt’altro, probabilmente un secondo lavoro. Tuttavia, il caso più eclatante, è stato quello di un dipendente sorpreso a rubare il carburante del furgone dell’Ama al fine di utilizzarlo per la sua auto privata.