Il diritto alla privacy: quale l’obiettivo perseguito dalla normativa?
Il termine privacy indica il diritto alla riservatezza delle informazioni personali riguardanti ogni singolo individuo.
L’obiettivo fondamentale delle normative per la privacy è proteggere e salvaguardare la vita privata del singolo evitando che i dati personali e sensibili dello stesso possano sfuggire al suo controllo e/o consenso.
Conseguentemente, viene definito illecito qualsiasi trattamento e condivisione di dati personali senza il personale consenso dell’interessato, quale persona a cui si riferiscono le informazioni.
E’ prassi consolidata che per effettuare un qualsiasi trattamento dei dati personali, ad esempio per un acquisto online, bisognerà rilasciare i propri dati e leggere la cosiddetta informativa sulla privacy. Quest’ultimo documento, comunica all’utente il modo in cui i propri dati saranno raccolti, utilizzati, divulgati e da chi gestiti anche se da terze parti.
Per tale motivo, la legge prevede strumenti e misure idonee a proteggere i dati personali degli individui. Tali strumenti dovranno, in particolare essere rispettati da tutti coloro che decidono di detenere, raccogliere e/o condividere dati personali.
In primis, coloro che decidono di trattare informazioni personali dovranno fornire all’interessato, la così denominata informativa sulla privacy o politica sulla riservatezza.
Il GDPR – Regolamento generale sulla protezione dei dati (UE 2016/679) ha introdotto diverse novità, quali: informativa di cui all’art. 13 più snelle e semplici in modo che ciascun interessato possa comprenderle più facilmente, il consenso fornito deve essere chiaro, esplicito e inequivocabile. In aggiunta a ciò è stata introdotta una nuova figura denominata Data Protection Officer, conosciuta anche con l’acronimo di DPO, quale responsabile della protezione dei dati personali e con obbligo di nomina per aziende ed enti pubblici. Infine, sono state introdotte sanzioni più rigide e severe per i trasgressori.