Il 14 ottobre scorso è morta nella sua casa di Ottaviano, a Napoli, Rosetta Cutolo, sorella del fondatore della NCO Raffaele Cutolo. Per anni ha seguito gli affari del clan e gestito un impero criminale finché il fratello si trovava in carcere. Con la sua morte si porta via molti misteri che non sono ancora stati risolti.
Rosetta Cutolo: chi era la sorella del boss della NCO
Il 14 ottobre scorso è morta a 86 anni, Rosetta Cutolo, sorella di Raffaele Cutolo, boss della Nuova Camorra Organizzata (NCO), morto nel 2021 nel carcere di Parma a causa di una lunga malattia.
La donna era considerata il braccio destro del fratello, dietro le sbarre fin dal 1963. Per suo conto amministrava la contabilità del clan, gestiva gli affari e gli affiliati, trattava con politici e imprenditori. Tutt’altro che una figura marginale, beneficiava della piena fiducia da parte del boss, che la mise ai vertici di una delle più potenti organizzazioni criminali italiane.
Rosetta Cutolo non si è mai sposata, non ha avuto figli, ha dedicato la vita al fratello, alla famiglia e all’organizzazione. Donna estremamente devota, soprannominata Rosetta “e Monache”, frequentava regolarmente la chiesa, dividendo il suo tempo tra le preghiere e il potere mafioso. Trascorse sei anni in carcere dopo essersi spontaneamente costituita nel 1993, a seguito di un lungo periodo di latitanza.
In quell’arco di tempo era più volte sfuggita alle forze dell’ordine. In particolare, anche durante un summit di camorra tenutosi nel Castello Mediceo di Ottaviano. Castello donatole dal fratello Raffaele e per alcuni anni residenza di lei e dei genitori.
Dopo il carcere, Rosetta era tornata nella casa paterna, in vico delle Rose a Ottaviano, dedicandosi al ricamo e alla nipote Denise.
Inizi, apice e declino della NCO
Con la sua morte, Rosetta Cutolo ha portato con sé anche i segreti di una delle più potenti organizzazioni mafiose della storia d’Italia. A dimostrarlo, ci sono anche il ritrovamento di alcuni documenti custoditi nel Castello Mediceo di Ottaviano dove la donna aveva dimorato per diverso tempo.
La Nuova Camorra Organizzata fu una delle più importanti organizzazioni criminali italiane, fondata all’inizio degli anni ’70 da Raffaele Cutolo nel carcere di Poggioreale a Napoli. Cutolo molto abilmente era riuscito nell’intento di riunire intorno a sé sbandati, piccoli criminali e ex-detenuti: già nel 1980 la NCO poteva contare su una potenza di fuoco di circa diecimila affiliati. “O’ Professore“, così era soprannominato Cutolo per la sua dialettica e perché considerato un uomo d’intelletto, aveva costituito l’organizzazione ispirandosi ai principi e alle caratteristiche piramidali della camorra ottocentesca, di cui lui rappresentava il solo e unico vertice, definito anche “Il Vangelo”.
Insieme alla sorella, il boss guidò l’organizzazione dal carcere per circa un ventennio. Alla fine degli anni ’80, la Nuova Camorra Organizzata finì per sfaldarsi completamente, anche a causa della lunga guerra con la Nuova Famiglia, organizzazione rivale costituita dai clan Giuliano, Nuvoletta e altri, nato per contrastare il potere della NCO. Fu una faida sanguinosa, con numeri da guerra civile. Solo per fare qualche esempio, tra il 1980 e il 1987 a Napoli e dintorni morirono circa 800 persone. E come sempre accade nelle guerre di mafia, a pagarne le spese ci sono anche molti innocenti.