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Cittadinanza italiana: il sogno di tanti, un privilegio per pochi

Ognuno di noi vorrebbe sentirsi a “casa” specialmente quando si è deciso di trasferirsi all’estero. La cittadinanza è il modo per poter partecipare più attivamente alla vita del Paese in cui si vive. Ma come si fa ad ottenere quella italiana?

Cittadinanza: una definizione

La cittadinanza è l’appartenenza di una persona ad un determinato Stato. Si tratta dunque di un concetto che implica l’appartenenza della persona ad una comunità politica istituzionalizzata, lo Stato, con l’assunzione quindi di un insieme di diritti ed obblighi.

La cittadinanza italiana, in particolare, è la condizione della persona fisica (detta “cittadino italiano”) alla quale l’ordinamento giuridico dell’Italia riconosce la pienezza dei diritti civili e politici. La cittadinanza italiana è basata principalmente sullo ius sanguinis: si è cittadini italiani perché si è nati da genitori che a loro volta lo sono.

Come si ottiene la cittadinanza italiana?

Ottenere la cittadinanza italiana è un traguardo ambito da molte persone in tutto il mondo, che sia per ragioni di discendenza, matrimonio, residenza o altre motivazioni. La cittadinanza italiana offre numerosi vantaggi, tra cui il diritto di vivere e lavorare in Italia e in tutta l’Unione Europea, l’accesso a un eccellente sistema educativo e sanitario, e la possibilità di votare e partecipare alla vita politica del paese.

In Italia, il principio dello ius sanguinis prevale su quello dello ius soli. Per questo motivo il figlio di genitori stranieri, anche se nato in Italia, non diviene alla nascita cittadino italiano. Questo significa che la cittadinanza italiana viene generalmente trasmessa dai genitori ai figli. Un bambino nato da almeno un genitore italiano è automaticamente considerato cittadino italiano, indipendentemente dal luogo di nascita.

Non solo, è cittadino italiano anche chi nasce nel territorio della Repubblica se i genitori sono apolidi o ignoti oppure se lo Stato di loro appartenenza non prevede per legge che il figlio mantenga la cittadinanza dei genitori.

I principi della cittadinanza italiana

I principi su cui si basa la cittadinanza italiana sono:

  • la trasmissibilità della cittadinanza per discendenza “iure sanguinis”;
  • l’acquisto “iure soli” (per nascita sul territorio) in alcuni casi;
  • la possibilità della doppia cittadinanza;
  • la manifestazione di volontà per acquisto e perdita.

Come si diventa cittadini italiani?

L’acquisto della cittadinanza avviene con modalità diverse nelle varie ipotesi previste dalla legge. Esaminiamo di seguito le ipotesi principali:

Minorenne

Il figlio minorenne di chi acquista la cittadinanza italiana diviene italiano, pur se residente all’estero e pur se possiede un’altra cittadinanza. Lo stesso accade per il figlio minore di una donna straniera (di primo letto) che ha acquistato la cittadinanza italiana per matrimonio. In tutti i casi elencati sopra, è necessario che il minore conviva con il genitore che diventa italiano nel momento in cui ciò avviene.

Maggiorenne

Il figlio maggiorenne riconosciuto conserva la propria cittadinanza ma entro un anno dal riconoscimento può scegliere la cittadinanza determinata dalla filiazione rivolgendosi all’ufficiale dello stato civile del comune di residenza.

Stranieri

Gli stranieri e gli apolidi (le persone prive di cittadinanza) figli o nipoti di ex cittadini italiani per nascita, acquistano la cittadinanza italiana su specifica richiesta qualora soddisfino determinate condizioni:

  • pubblico impiego alle dipendenze dello stato o
  • residenza legale da almeno due anni in Italia al raggiungimento della maggiore età.

Gli stranieri nati in Italia possono acquistare la cittadinanza, sempre su richiesta dell’interessato, se hanno risieduto in Italia legalmente e senza interruzioni dalla nascita fino alla maggiore età.

Questo significa che nel corso dei sei mesi precedenti il compimento del diciottesimo anno d’età, l’ufficiale di stato civile del comune di residenza dovrà comunicare ufficialmente allo straniero la possibilità di ottenere la cittadinanza italiana entro il compimento del diciannovesimo anno di età.

Se questa comunicazione non viene fatta, lo straniero può ottenere la cittadinanza italiana anche dopo il compimento del diciannovesimo anno di età.

Cittadinanza per matrimonio

Una persona straniera può ottenere la cittadinanza italiana sposando un cittadino italiano. Tuttavia, ci sono alcune condizioni da soddisfare:

  1. il matrimonio deve essere registrato presso il comune italiano competente.
  2. il richiedente deve aver risieduto legalmente in Italia per almeno due anni dopo il matrimonio, oppure tre anni se risiede all’estero. Questo periodo è ridotto della metà se la coppia ha figli in comune.
  3. il richiedente deve dimostrare di avere una conoscenza sufficiente della lingua italiana (almeno livello B1).

Cittadinanza per matrimonio: conclusione e rigetto

Il termine per la conclusione del procedimento per il conferimento della cittadinanza italiana a seguito di matrimonio è di 730 giorni dalla data di presentazione della domanda, se questa è stata presentata con la documentazione regolare e completa.

Una volta accertato che non vi siano motivi ostativi per la sicurezza dello Stato italiano, il Prefetto predispone il provvedimento di conferimento della cittadinanza italiana.

La competenza è stata trasferita alle Prefetture dalla Direttiva del Ministero dell’Interno del 7 marzo 2012.

Qualora, durante l’istruttoria, emergano ragioni inerenti la Sicurezza della Repubblica, il provvedimento di concessione della cittadinanza sarà emanato dal Ministero dell’Interno.

Entro 6 mesi dalla notifica del provvedimento è necessario prestare giuramento presso il Comune di residenza e, dal giorno successivo, sarà acquistata la cittadinanza italiana.

Non sarà necessario rinunciare alla cittadinanza di origine.

La domanda può essere rigettata:

  1. per motivi inerenti la sicurezza della Repubblica;
  2. per condanna definitiva del richiedente, pronunciata in Italia o all’estero, per reati di particolare gravità.

Cittadinanza per residenza

Una persona straniera che risiede legalmente in Italia per un periodo continuativo può richiedere la cittadinanza italiana. I requisiti variano a seconda della nazionalità e della situazione del richiedente:

  • 10 anni di residenza legale per cittadini extracomunitari.
  • 4 anni di residenza legale per cittadini dell’Unione Europea.
  • 5 anni di residenza legale per apolidi e rifugiati.
  • 3 anni di residenza legale per i discendenti di ex cittadini italiani fino al secondo grado di parentela e per chi è nato in Italia.

Cittadinanza per residenza: conclusione e rigetto

Conclusasi favorevolmente l’istruttoria con l’acquisizione del parere della Prefettura e accertato che non vi siano motivi ostativi per la sicurezza della Repubblica, si provvede alla predisposizione del provvedimento di conferimento della cittadinanza italiana.

Il termine per la definizione del procedimento è di 730 giorni dalla data di presentazione della domanda corredata della documentazione regolare e completa. Il Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro dell’Interno, firma il decreto di concessione della cittadinanza italiana. Il decreto verrà notificato all’interessato dalla Prefettura di competenza.

Quando si acquista la cittadinanza italiana per residenza non si è obbligati a rinunciare alla cittadinanza di origine.

Entro 6 mesi dalla notifica del provvedimento, bisogna prestare giuramento presso il Comune di residenza. La cittadinanza italiana si acquista dal giorno successivo al giuramento.

Il diniego può essere determinato oltre che dai motivi inerenti la sicurezza della Repubblica, anche da:

mancanza del periodo di residenza legale;

  1. insufficienza dei redditi;
  2. precedenti penali;
  3. insufficiente livello di integrazione.

Bisogna ricordare che, nel caso in esame, la legge attribuisce un ambito di discrezionalità nella valutazione degli elementi in possesso dell’Amministrazione.

Cittadinanza per riconoscimento della discendenza

La cittadinanza italiana può essere riconosciuta anche a chi discende da antenati italiani, anche se nati all’estero. Questo processo è noto come “riconoscimento della cittadinanza italiana jure sanguinis”. I principali requisiti sono:

  • Dimostrare la linea di discendenza ininterrotta da un antenato italiano.
  • Fornire documenti che attestino la nascita, il matrimonio e la morte degli antenati italiani.
  • Dimostrare che l’antenato italiano non ha mai rinunciato alla cittadinanza italiana.

Cittadinanza per adozione

Un minore straniero adottato da cittadini italiani acquisisce automaticamente la cittadinanza italiana se l’adozione è stata riconosciuta dalle autorità italiane. Per gli adulti adottati, la cittadinanza può essere concessa se l’adozione è stata completata durante la minore età e se l’adottato ha risieduto legalmente in Italia per almeno cinque anni dopo l’adozione.

Procedura di richiesta di cittadinanza italiana

La procedura per ottenere la cittadinanza italiana richiede la presentazione di una serie di documenti e l’assolvimento di alcune formalità. Ecco i passaggi principali:

  • Raccolta dei documenti: i documenti necessari variano a seconda del tipo di richiesta, ma generalmente includono certificati di nascita, matrimonio, residenza e casellario giudiziale, oltre a una copia del passaporto.
  • Presentazione della domanda: la domanda può essere presentata presso il comune di residenza per chi risiede in Italia o presso il consolato italiano competente per chi risiede all’estero.
  • Esame della domanda: le autorità italiane esamineranno la domanda e i documenti presentati. Questo processo può richiedere diversi mesi o anni, a seconda della complessità del caso.
  • Giuramento di fedeltà: una volta approvata la domanda, il richiedente dovrà prestare giuramento di fedeltà alla Repubblica Italiana. Solo dopo questo giuramento, la cittadinanza italiana sarà effettivamente concessa.

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