Amicizie sbagliate, bullismo, consumo di alcol e droga: sono solo alcuni dei casi in cui i genitori di un minorenne possono rivolgersi a un detective privato per monitorare i comportamenti del figlio
La maggior parte delle persone pensa che l’attività di un investigatore privato riguardi soltanto questioni di infedeltà coniugale o indagini aziendali. Tuttavia, una branca del mestiere del detective è interessato al controllo e alla tutela dei diritti dei minori. Da questo punto di vista, la legge italiana lo consente, specificando che l’investigatore privato è autorizzato “a scoprire e documentare il comportamento del giovane, anche per fatti che possono essere illustrati in sede giudiziaria”.
I casi per i quali i genitori possono affidarsi a un’agenzia di investigazioni private per controllare il proprio figlio sono molti e spaziano dal mancato rispetto degli obblighi scolastici alle frequentazioni sbagliate, dal bullismo all’abuso di alcol e droga. In queste situazioni il genitore si trova spesso all’oscuro dei comportamenti del giovane, ma magari nutre dei sospetti. Nella fase adolescenziale, i figli tendono a nascondere ciò che fanno ai propri genitori. Mamma e papà possono rivolgersi a un investigatore privato qual’ora sorgano forti dubbi sul comportamento del figlio, al fine soprattutto di scongiurare che le cose peggiorino ulteriormente.
Infatti, laddove un genitore non è in grado di arrivare può farlo invece un professionista. Un detective privato, attraverso competenze specifiche acquisite nel corso degli anni, sa come muoversi per osservare i comportamenti del minore all’interno della sua cerchia di conoscenze, studiarne le abitudini e valutare le sue frequentazioni. Le tecniche più utilizzate a questo scopo sono gli appostamenti e i pedinamenti, in cui è possibile documentare, a mezzo di foto e video, i comportamenti del giovane.
Un’altra situazione che coinvolge i minori e richiede l’ausilio di un investigatore privato riguarda l’affidamento del o dei figli. In questo caso, quando il genitore non affidatario ritiene che l’altro, a cui invece è stato affidato il minore, non sia idoneo a tutelare gli interessi del figlio può rivolgersi a un’agenzia di investigazioni private per ribaltare quanto stabilito in tribunale. Una volta conseguito il mandato, il detective si impegnerà nella raccolta di prove e documenti per sostenere la tesi del genitore non affidatario in sede giudiziaria.