IL MAGAZINE DEDICATO ALLE
INVESTIGAZIONI & SCIENZE FORENSI

di:  

criminalità minorile

Cresce la criminalità minorile in Italia: +11% rispetto al 2019

Negli ultimi anni, la criminalità minorile ha registrato un aumento preoccupante in diversi Paesi europei, specialmente in relazione a reati predatori come rapine, risse e violenze sessuali. Questo fenomeno rappresenta una crescente emergenza sociale, spingendo governi e autorità a introdurre misure più restrittive nel tentativo di contenerne ulteriori sviluppi.

Criminalità minorile in Italia: rapine raddoppiate in dieci anni

I dati del 2023 rivelano che in Italia oltre 31.000 minori sono stati segnalati per crimini e più della metà (51,4%) sono di origine straniera. Sebbene questo numero sia leggermente inferiore rispetto a quello dell’anno precedente, è comunque in aumento dell’11% rispetto al 2019. Particolarmente preoccupante è l’incremento delle rapine commesse da minori, che sono più che raddoppiate rispetto al 2010, passando da 1.594 a oltre 3.400 nel 2023. In risposta a questa situazione, il governo italiano ha introdotto il “Decreto Caivano”, che prevede l’ammonimento del Questore per i minori di età compresa tra i 14 e i 17 anni, estendendosi in casi gravi anche ai minori tra i 12 e i 14 anni. Sono aumentati anche i provvedimenti di custodia cautelare, con un numero crescente di minori detenuti, molti dei quali stranieri non accompagnati.

La situazione nelle banlieues francesi

In Francia, la criminalità minorile è particolarmente legata al fenomeno delle banlieues, periferie urbane caratterizzate da povertà e immigrazione. Nonostante il numero complessivo di minorenni accusati di crimini sia diminuito negli ultimi dieci anni, passando da 210 mila nel 2011 a 121 mila nel 2023, le violenze nelle banlieues rimangono un grave problema. Dopo le rivolte seguite alla morte di Nahel M., diciassettenne ucciso dalla polizia nel 2023, il governo francese ha proposto misure più severe. Tra queste, la riduzione degli aiuti sociali per le famiglie con figli recidivi e la responsabilizzazione penale dei genitori per i crimini commessi dai figli.

Aumenta i reati sessuali in Spagna

Anche in Spagna, negli ultimi anni, il numero di reati commessi da minori è aumentato. Nel 2022, sono stati registrati 25.822 crimini, con un incremento del 14,1% per quanto riguarda le condanne per reati sessuali rispetto all’anno precedente. L’Istituto Spagnolo della Gioventù ha sottolineato che questi crimini riflettono problematiche sociali più profonde, come l’isolamento sociale, la disgregazione familiare e l’accesso facilitato a sostanze stupefacenti.

Allarme cyberbullismo in Grecia

In Grecia, i casi di cyberbullismo sono quadruplicati nel periodo post-pandemico. Gli episodi di violenza tra minori, caratterizzati da una brutalità senza precedenti, hanno portato alla modifica del codice penale, facilitando l’adozione di misure restrittive nei confronti dei giovani. Tuttavia, queste misure potrebbero aumentare il rischio di recidiva, contribuendo a emarginare ulteriormente i minori.

In Bulgaria, la situazione è più stabile, con un leggero aumento della criminalità minorile tra il 2021 e il 2022. I reati più comuni tra i giovani sono i furti, spesso legati a violenze subite dai minori stessi. Uno studio dell’UNICEF del 2021 ha rivelato che almeno un terzo dei bambini bulgari ha subito una qualche forma di abuso fisico.

Cause della criminalità minorile

La criminalità minorile in Europa non è solo una questione di numeri, ma anche di intensità e brutalità dei reati. Gli esperti concordano sul fatto che le cause di fondo siano legate a fattori sociali profondi, come la disgregazione familiare, la mancanza di opportunità educative e lavorative, e gli effetti psicologici della pandemia. I governi stanno cercando di rispondere a questa crisi con leggi più severe e misure restrittive, ma resta da vedere se queste politiche saranno efficaci nel lungo periodo.

Cosa accadrà in futuro?

Il futuro dipenderà da come le autorità affronteranno le cause profonde del problema. Se non si intervenisse in modo adeguato, il fenomeno potrebbe continuare a crescere, alimentato da povertà, esclusione sociale e disgregazione familiare. Misure repressive come l’inasprimento delle pene e le sanzioni per i genitori possono produrre risultati immediati, ma rischiano di essere insufficienti se non vengono accompagnate da interventi strutturali. Un approccio puramente punitivo potrebbe persino peggiorare la situazione, aumentando l’emarginazione dei giovani e incentivando la recidiva.

Interventi necessari per ridurre la criminalità minorile

Per evitare che la criminalità minorile diventi una crisi sociale più ampia, è essenziale che i governi investano in programmi di prevenzione, inclusione e sostegno per i giovani. Questi interventi dovrebbero comprendere opportunità educative, supporto psicologico, lotta all’isolamento e alla povertà, nonché la creazione di spazi sicuri per i ragazzi. È altrettanto importante rafforzare il dialogo tra famiglie, scuole e istituzioni sociali, responsabilizzando non solo i giovani, ma anche gli adulti che ne influenzano la crescita. Solo attraverso un approccio ampio e preventivo si potrà sperare di contrastare efficacemente questo fenomeno, garantendo un futuro più sicuro e con maggiori opportunità di sviluppo per le giovani generazioni.

CONDIVI QUESTO ARTICOLO!

Iscriviti alla newsletter

    La tua email *

    Numero di cellulare

    Nome *

    Cognome *

    *

    *

    Inserisci sotto il seguente codice: captcha