Con il Decreto beneficenza si stabiliscono nuove regole per la trasparenza delle attività benefiche che coinvolgono gli influencer. Sono previste multe fino a 50.000 euro in caso di violazione e la sospensione dell’attività da un mese a un anno.
Decreto beneficenza: multe fino a 50 mila euro per chi non rispetta le regole
Il Consiglio dei Ministri sta esaminando il disegno di legge sulla trasparenza nella beneficenza, conosciuto anche come Decreto beneficenza o “Legge Ferragni”. Questa mossa del Governo arriva a distanza di un mese circa dall’accesa critica della premier, durante il suo comizio di Atreju, riguardo l’inchiesta sul “Pandoro Gate” che ha coinvolto la nota influencer Chiara Ferragni.
Il disegno di legge, composto da 5 articoli, stabilisce diversi obblighi per influencer e aziende produttrici, tra cui il dovere di indicare sulle etichette dei prodotti le finalità dei proventi e il destinatario dell’attività di beneficenza, specificando importo o percentuali destinate a tale scopo.
Se questi criteri non venissero rispettati, sono previste sanzioni da 5.000 a 50.000 euro, con la possibilità di sospendere l’attività per un periodo compreso tra un mese e un anno in caso di recidiva. La bozza prevede, inoltre, che nei casi di minore gravità le sanzioni saranno ridotte fino a due terzi.
Influencer e produttori nel mirino dell’Antitrust
Come afferma l’Antitrust, queste sanzioni saranno applicate sia al produttore che all’influencer, che dovranno pubblicare sul loro sito il provvedimento sanzionatorio ricevuto. Inoltre, l’Antitrust provvederà a vigilare la correttezza dell’operato e a pubblicare i provvedimenti sanzionatori sul proprio sito web istituzionale e a informare i consumatori attraverso i principali media, quotidiani compresi.
Come anticipato, sulle confezioni del prodotto dovranno essere chiaramente riportati il nome del destinatario e lo scopo dell’attività benefica, nonché l’importo totale devoluto a tale finalità. In aggiunta, prima della commercializzazione, produttore e influencer dovranno comunicare all’Autorità garante della concorrenza e del mercato, il termine entro il quale sarà effettuato il versamento delle somme al destinatario e l’avvenuto pagamento delle stesse, entro tre mesi dalla sua scadenza.
Il decreto s’inserisce negli obiettivi di Giorgia Meloni di colmare un vuoto normativo in questo specifico ambito e assicurare che le iniziative benefiche siano autentiche e rispettose dei consumatori, mirando a garantire massima trasparenza e informazione.