Secondo il Mobile Security Index (MSI) 2021 di Verizon Business, il 45% ha sacrificato consapevolmente la sicurezza dei device per raggiungere i propri obiettivi di business, il 24% per rispondere alle restrizioni della pandemia
Il 49% delle imprese è convinto che le modifiche apportate per supportare il remote working durante la pandemia abbiano influito negativamente sulla sicurezza informatica aziendale. A rivelarlo l’ultima edizione del Mobile Security Index (MSI) 2021 di Verizon Business, che ha evidenziato come l’emergenza sanitaria abbia costretto le aziende a implementare il lavoro da remoto, ma spesso senza adeguate misure di sicurezza.
Interessante constatare che per il 40% delle imprese a rappresentare la minaccia più grave per la propria security siano i dispositivi mobile. Il 45% risulta aver sacrificato consapevolmente la sicurezza dei device per raggiungere i propri obiettivi di business (ad esempio in merito a produttività o scadenze) e il 24% l’ha fatto, invece, per facilitare la propria risposta alle restrizioni messe in atto a causa della pandemia.
Dallo studio è poi emerso che, secondo le imprese, i cambiamenti messi in atto a causa della pamdemia avranno un impatto duraturo. Infatti, se da una parte un’ampia maggioranza (70%) di coloro che hanno visto crescere il lavoro a distanza si aspetta che in futuro questo cambiamento si ridimensioni, dall’altra il 78% delle aziende intervistate ha affermato che il remote working si attesterà a livelli maggiori rispetto a prima del lockdown. Nel complesso, gli intervistati hanno affermato che si aspettano che il numero di lavoratori da remoto si stabilizzi intorno alla metà (49%).
Il 52% di coloro che hanno partecipato alla ricerca ha, inoltre, affermato che le piccole e medie imprese sono un obiettivo più appetibile rispetto alle grandi imprese, ma nonostante questo il 59% delle PMI ha sacrificato la propria security e il 22% ha subito la violazione di un dispositivo mobile. Il 78% ha dichiarato di dover prendere più sul serio la sicurezza di questi device.
Tra gli intervistati, il 72% delle organizzazioni è preoccupato per l’abuso o l’uso improprio dei dispositivi. Parte del problema è che molte aziende faticano a sviluppare policy di utilizzo efficaci: il 57% non ne aveva affatto una.
“La pandemia ha causato un cambiamento a livello globale nel modo in cui operano le organizzazioni, molte delle quali hanno accelerato i loro programmi di trasformazione digitale e cambiato i modelli di lavoro per soddisfare le esigenze di dipendenti e clienti che si sono evolute in modo repentino. – Ha affermato Sampath Sowmyanarayan, Chief Revenue Officer di Verizon Business – Mentre le aziende stavano concentrando i propri sforzi altrove, i criminali informatici hanno intravisto una vasta gamma di nuove opportunità di attacco. Con l’aumento delle risorse che operano da remoto e l’incremento nell’utilizzo dei dispositivi mobile, il panorama delle minacce è cambiato, che per le organizzazioni significa una maggiore necessità di concentrarsi sulla sicurezza mobile per proteggere se stesse e i propri utenti”.