Il settore della sicurezza in ginocchio a causa della pandemia è vittima anche dell’abusivismo che si sta verificando in questi mesi da parte di personale non competente che svolge le mansioni di loro competenza. L’Associazione italiana sicurezza sussidiaria è pronta a scendere in piazza.
Il Governo ha il dovere di inserire nel Decreto Ristori le agenzie di sicurezza e le agenzie investigative che forniscono personale di sicurezza per eventi, sagre, concerti, discoteche, sale bingo, sale giochi , fiere, eventi sportivi calcistici e non, che a causa della pandemia sono chiusi ormai da mesi.
Sarebbe gravissimo escludere dai ristori la sicurezza privata, lasciandola sola e senza aiuti, con gravissime ricadute occupazionali. “Non possiamo tollerare che il Governo possa ignorare il nostro appello”. Lo afferma il Presidente dell’Associazione Italiana Sicurezza Sussidiaria Franco Cecconi, a margine della riunione straordinaria della segreteria in corso in queste ore a Roma, dove si stanno affrontando le problematiche connesse alla situazione causata dalla pandemia, anche alle agenzie autorizzate dal TULPS. “Facciamo appello al senso di responsabilità del Governo che in questi mesi ha lasciato il settore abbandonato a se stesso ed in balia dell’abusivismo che sta dilagando nei settori appannaggio della sicurezza privata chiediamo – conclude Cecconi – di voler inserire senza ulteriori indugi i codici ATECO di riferimento. Siamo pronti a scendere in piazza a Roma con tutti i nostri operatori per farci sentire dalla politica, se il nostro appello non dovesse essere recepito”.