Uso del Drone: i consigli del Garante per rispettare la privacy degli altri

Il Drone è ormai diventato uno strumento di uso comune durante matrimoni, ricevimenti  o eventi. Il suo utilizzo deve però rispettare la privacy altrui e bisogna altresì conoscere le regole previste dall’ENAC, ossia, l’Ente Nazionale dell’Aviazione Civile.

La condivisione di immagini o video con il drone può definirsi lecita solo con il consenso dei soggetti ripresi, in mancanza o se ciò risulti particolarmente difficile è possibile divulgare solo immagini per mezzo delle quali il viso degli interessati non sia riconoscibile.

Rappresenta una buona abitudine utilizzare tali strumenti rispettando la privacy altrui e comunicando in anticipo il proprio intento. Oltre ciò è raccomandabile che il pilota del drone sia evidente in modo da rassicurare gli altri.

Il Drone non può, altresì, essere utilizzato per registrare dialoghi intercorrenti con altre persone e nel caso siano catturati involontariamente non potranno essere diffusi.  La loro condivisione potrà essere possibile solo se non si rendono identificabili o riconoscibili i soggetti coinvolti, il contesto e il contenuto del dialogo.

Secondo quanto stabilito dal Regolamento Europeo in materia di protezione dei dati personali è fondamentale il rispetto dei principi di privacy by design e privacy by default, in modo che gli strumenti informatici tra cui anche il drone possano raccogliere meno informazioni possibili.

Quando è possibile chiedere informazioni al pilota del drone l’interessato può negare il suo consenso al trattamento dei dati raccolti. Infine, nel caso in cui un soggetto ritenesse di essere stato vittima di violazioni della propria privacy è possibile fare ricorso al Garante per la protezione dei dati personali o in alternativa all’Autorità Giudiziaria.