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Investigation and Forensic Awards 2018: i migliori detective italiani, tra fiuto, scienza e tecnologie di confine.

Assegnati il 28 novembre i premi nazionali per gli investigatori e gli esperti forensi. Alla ribalta soprattutto le nuove discipline tecnologiche e scientifiche al servizio delle indagini e della giustizia. Sul palco e tra i giurati anche il generale Garofano, ex capo del RIS di Parma.

Si è tenuta, la sera del 28 novembre, presso ll Novotel di Linate (MI), la seconda edizione degli Investigation and Forensic Awards, con la cena di gala culminata nella consegna dei riconoscimenti.
Numerose le Associazioni di settore che hanno patrocinato l’iniziativa e gli Sponsor aderenti, in particolar modo Luciano Ponzi Investigazioni.
Il contest si rivolge a imprese e professionisti del vasto settore che abbraccia le discipline forensi al servizio della giustizia, dei privati, delle aziende e dei professionisti. Dagli investigatori privati agli esperti balistici e informatici, dagli avvocati agli psichiatri e grafologi forensi, la selezione mira a scoprire e gratificare, anno dopo anno, i migliori, i più innovativi, i più esperti, quelli che maggiormente hanno svolto la propria attività improntandola a rigorosi standard deontologici.
La giuria, composta da affermati esponenti e tecnici del comparto, giudica infatti eccellenza, esperienza e deontologia dei candidati, suddivisi nelle categorie Studi legali, Esperti in consulenza e discipline forensi, Investigazioni private, e quindi in diverse sottocategorie tematiche, legate alle discipline specifiche (scientifiche, legali, informatiche, dell’informazione ecc.)

In uno tra gli ambiti più vasti e popolari, è stato insignito del Premio Eccellenza per le Scienze Criminologiche il generale dei Carabinieri Mariano Angioni. Non si tratta dell’unico esponente – o ex-esponente – delle Forze dell’Ordine comparso sul palco in serata. Tra gli altri il vice questore aggiunto della Polizia di Stato Graziano Perria, il detective che nel corso di una lunga e brillante carriera, per la quale è stato premiato, ha decretato l’individuazione e la cattura del terrorista Al Molky – responsabile dell’uccisione di Leon Klinghoffer in occasione del sequestro dell’Achille Lauro – e di Cosimo d’Amato, il fornitore dell’esplosivo impiegato dalla mafia negli attentati Falcone e Borsellino. Perria, per inciso, è l’unico poliziotto italiano in servizio a potersi fregiare del fondamentale riconoscimento globale Joe Petrosino.
Il Main Sponsor Luciano Ponzi Investigazioni ha inoltre premiato che ha premiato il Colonnello Salvino Paternò ed il Colonnello Angelo Jannone.

Nel campo della psicologia giuridica è stata decretata l’eccellenza di Laura Volpini, grazie all’impegno nella diffusione casalinga delle più avanzate conoscenze internazionali.
In vetrina anche discipline di autentico confine, ad alto tasso di ricerca e innovazione tecnologica, come l’archeologia forense. In questa nicchia la preferenza dei giurati è caduta su Pier Matteo Barone, per l’applicazione delle tecniche e metodologie più avanzate, tra cui la geofisica forense, e l’introduzione di nuove tecniche come il telerilevamento (remote sensing) e il georadar.
Da ricordare anche Marina Baldi, eccellenza nella biologia e genetica forense, e i giornalisti d’inchiesta Pablo Trincia e Alessia Rafanelli. A loro il Premio Eccellenza Giornalismo Investigativo per il lavoro svolto con il podcast “Veleno”, capostipite di una nuova modalità di fare giornalismo in Italia.
E poi tutti gli altri premi in categorie più “tradizionali”, quali quelle riservate agli studi legali, alle agenzie investigative, agli addetti alla sicurezza e controllo (con il celebre “sindacalista dei buttafuori”, il romano Franco Cecconi, fondatore dell’AISS, Associazione Italiana Sicurezza Sussidiaria).

A spezzare la kermesse delle premiazioni, gli interventi di Luciano Garofano e del giornalista Fabio Sanvitale. Il generale dei Carabinieri in congedo, il cui nome è indissolubilmente legato al RIS di Parma e alle sue indagini più seguite dai media, come i delitti di Cogne e Garlasco, ha auspicato che il primo intervento sulle scene del crimine diventi si faccia sempre più accurato, attento e professionale, raggiungendo gli standard europei e mondiali, per favorire poi il miglior iter investigativo.
Il cronista, caporedattore del sito-blog Cronaca Nera, ha invece presentato il suo ultimo libro, “Amnesie”, che partendo da celebri ed efferati casi giudiziari analizza con intento e stile divulgativi diversi importanti temi di psicologia forense.

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