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Frodi creditizie in calo, ma gli importi crescono del 14,5%

Nel 2023, l’Italia ha registrato una riduzione del 5,4% nel numero di frodi creditizie, ma anche un aumento del 14,5% nel valore complessivo delle stess, che superano i 150 milioni di euro complessivi. I prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi restano la categoria più colpita. Le regioni maggiormente coinvolte sono Lombardia, Sicilia, Campania e Lazio.

Frodi creditizie per oltre 150 milioni di euro nel 2023

Le frodi creditizie basate sul furto di identità continuano a rappresentare una minaccia significativa per il settore del credito, in particolare per il credito al consumo. Secondo i dati dell’Osservatorio CRIF – Mister Credit, nel 2023 in Italia sono stati registrati oltre 32.400 casi di frode creditizia, con un importo medio pari a 4.666 euro.

Sebbene il numero di frodi risulti in calo del 5,4%, il valore economico complessivo è aumentato del 14,5%, superando i 150 milioni di euro. Questo incremento è accompagnato da un preoccupante aumento dell’importo medio frodato (+21,1%), che sottolinea un impatto finanziario più pesante per le vittime.

L’analisi dei trend per fasce di importo rivela una crescita delle frodi con importi più elevati. In particolare, le frodi nella fascia tra i 5.000 e i 10.000 euro sono aumentate del 46,7%. Quelle con importo superiore ai 20.000 euro sono cresciute invece del 28,6%. Questi dati indicano un cambio di strategia dei criminali, che mirano a colpi di maggiore entità sfruttando tecniche sempre più sofisticate.

Tipologie di finanziamento e settori colpiti

I prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi continuano a essere la categoria di finanziamento più esposta alle frodi, con il 45,3% del totale dei casi rilevati nel 2023. Questo dato rappresenta un’inversione di tendenza rispetto agli ultimi anni, durante i quali si era registrato un calo graduale di questo tipo di frode. Nel 2023, i casi di frode su prestiti finalizzati sono aumentati del 18,2% rispetto all’anno precedente. Viceversa, l’importo medio delle frodi in questa categoria è diminuito del 19%, attestandosi a 5.968 euro.

Anche i prestiti personali hanno visto un incremento delle frodi, con un aumento del 14% dei casi rispetto al 2022. Questa tipologia di finanziamento ha raggiunto l’importo medio delle frodi più elevato tra le categorie analizzate, superando i 13.500 euro. In controtendenza, le frodi sulle carte di credito, incluse quelle revolving, hanno registrato una significativa diminuzione del 32%, pur mantenendo un importo medio elevato di circa 7.500 euro. Infine, le frodi legate all’e-commerce e alle soluzioni di pagamento “Buy now, pay later” sono quasi triplicate nel 2023, sebbene rappresentino ancora una quota marginale rispetto al totale delle stesse.

Profilo delle vittime e distribuzione geografica

L’analisi della distribuzione delle frodi per classi di età evidenzia un aumento del 9,7% delle frodi tra gli ultrasessantenni. Viceversa, si registra un calo del 12,1% tra gli under 30. La fascia d’età più colpita dalle frodi creditizie è quella tra i 41-50 anni, con il 22,5% delle vittime, seguita dai 31-40 anni con il 20,8% delle vittime. A livello geografico, le regioni più colpite sono la Lombardia, la Sicilia, la Campania e il Lazio.

I tempi di scoperta delle frodi hanno mostrato una contrazione nel 2023. Il 39,1% dei casi è stato scoperto entro i primi sei mesi e il 17,7% entro l’anno. Questo potrebbe essere dovuto a un aumento dell’attenzione verso il fenomeno e alla crescente incidenza dei casi in cui i frodatori utilizzano i recapiti reali delle vittime, che si accorgono della frode al primo sollecito di pagamento. Tuttavia, non è trascurabile la quota dei casi che viene scoperta dopo oltre cinque anni, che rappresenta il 16,3% del totale.

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