Dall’entrata in vigore del GDPR, il 70% delle aziende è concorde circa l’importanza del nuovo Regolamento UE sulla privacy. Oltre la metà delle imprese ha registrato un impatto positivo sul brand e sulla competitività aziendale. I dati del report di Piwik Pro
GDPR privacy e aziende: l’importanza della compliance
Il Regolamento europeo in materia di tutela e protezione dei dati (GDPR) è entrato in vigore il 25 maggio del 2018. A quattro anni di distanza, Piwik Pro ha effettuato un’analisi sulle opportunità e sugli ostacoli creati dalla normativa e sulle azioni intraprese dalle aziende in termini di compliance. L’indagine, dal titolo “Quattro anni di GDPR: come le imprese UE hanno risposto alla nuova sfida di privacy compliance” ha coinvolto 260 CEO e Marketing Executive di piccole, medie e grandi imprese, operative nei settori B2B e B2C e provenienti da 27 Paesi dell’Unione europea.
Dal report, è emerso che oltre il 70% degli intervistati è concorde sull’importanza del GDPR circa la privacy degli utenti. Il 63,2% crede che la compliance possa adeguatamente coniugarsi a strategie di marketing efficaci, mentre il 52,1% dichiara che il rispetto della privacy ha effetti positivi sul brand e sul business in generale.
Il 75% delle imprese ritiene che l’esistenza di regolamentazioni come il GDPR siano una necessità per una maggiore protezione (19,4%), per la data security (16,4%) e per la privacy (11,9%). Tuttavia, la tutela dei dati personali è considerata una “vera e propria sfida” da circa 63,3% degli intervistati.
Compliance privacy: le motivazioni
Le principali motivazioni che inducono le aziende ad adeguarsi alle linee guida del GDPR comprendono molteplici fattori. La maggior parte degli intervistati (55,8%) è incentivato dall’idea di accrescere la fiducia dei consumatori. Il 46,3% desidera agire in linea con i valori aziendali, mentre il 27,7% teme di incorrere in pesanti sanzioni nel caso di mancata compliance.
Un terzo delle aziende sostiene di aver riscontrato dei benefici dall’entrata in vigore del GDPR, come l’aumento della fiducia degli utenti (34%), la data security (14%) e la sicurezza (10%).
Strumenti di marketing e privacy
Secondo il report, gli strumenti di marketing più diffusi nelle imprese europee sono i software di email marketing (55,6%), i social media (41,4%) e le piattaforme CRM (28,4%). Tuttavia, nel concreto, soltanto la metà delle aziende ha verificato la compliance dei propri strumenti e appena il 50% ha apportato modifiche in seguito a controlli.
Coloro che si definiscono restii all’aggiornamento temono i costi eccessivi (32,7%), il dispendio di tempo (8,7%) o il cambiamento (8,7%). Circa la metà delle aziende valuterebbe la sostituzione del proprio attuale marketing stack con alternative con sede in UE. Tra le motivazioni, il servizio clienti (59,8%), il prezzo(50%) e la compliance al GDPR (36,4%).