Lunedì 25 gennaio torna la seconda giornata del Forensic Virtual Summit insieme con l’esperto di Cyber defence Andrea Zapparoli Manzoni.
Andrea Zapparoli Manzoni si occupa con passione di ICT dal 1997 e di Information Security dal 2003, mettendo a frutto un background multidisciplinare in Scienze Politiche, Computer Science ed Ethical Hacking.
Per oltre 10 anni è stato Presidente de iDialoghi, società milanese dedicata alla formazione ed alla consulenza in ambito Cyber Security.
E’ stato membro dell‘Osservatorio per la Sicurezza Nazionale (OSN) nel 2011-12 e del Consiglio Direttivo di Assintel dal 2012 al 2016, coordinandone il GdL Cyber Security.
Dal 2012 è membro del Consiglio Direttivo di Clusit, e Board Advisor del Center for Strategic Cyberspace + Security Science (CSCSS) di Londra.
Nel gennaio 2015 ha assunto il ruolo di Head of Cyber Security Services della divisione Information Risk Management di KPMG Advisory.
Dal giugno 2017 è Executive Director di un centro di ricerca internazionale in materia di Active Cyber Defense, basato a Dubai (UAE).
E’ spesso chiamato come relatore a conferenze ed a tenere lezioni presso Università, sia in Italia che all’estero.
Come docente Clusit tiene corsi di formazione su temi quali Cyber Crime, Mobile Security, Cyber Intelligence e Social Media Security, e partecipa come speaker alle varie edizioni del Security Summit, oltre che alla realizzazione di white papers (FSE, ROSI v2, Social Media) in collaborazione con la Oracle Community for Security.
È anche autore di molte linee guida e best practice sulla sicurezza informatica, tra cui il “National Cybersecurity Framework” italiano e “Cyber Security and Resilience for Smart Hospitals” dell’ENISA.
Fin dalla prima edizione (2011) del “Rapporto Clusit sulla Sicurezza ICT in Italia”, realizza la sezione relativa all’analisi dei principali attacchi a livello globale, ed alle tendenze per il futuro.
Durante il Forensic Virtual Summit svolgerà un focus dal titolo “Giù nella tana del Bianconiglio: evoluzioni dell’offensive security e impatti sulla forensics“.
Di cosa si parlerà?
Il mercato della vulnerabilità “0-day” si è sviluppato nel corso degli anni in modo incontrollato, caotico e piuttosto inefficiente. Dal punto di vista delle forze dell’ordine e delle agenzie di intelligence, dal momento che cattive pratiche commerciali, mancanza di professionalità e bassi livelli di affidabilità sono ancora oggi molto diffusi, l’effetto è quello di ostacolare la capacità di acquisire e mantenere nel tempo capacità di cyber investigazione, sempre più strategiche per combattere la criminalità organizzata, il terrorismo ed altri attori ostili, statuali e non.
Oltre a discutere delle dinamiche di questo mercato, a fornire alcune statistiche inedite in merito ed a illustrare le sue evoluzioni future, nel corso della presentazione discuteremo delle prospettive di sviluppo del comparto offensive e delle possibili ricadute (positive e negative) in ambito digital forensics.
Come iscriversi?
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