Per individuare i beni aggredibili del debitore, oggi più che mai, i creditori o dei suoi incaricati si affidano alla professionalità delle agenzie di investigazione privata che, grazie ad un’attività investigativa di raccolta ed analisi di informazioni pubbliche e private consentono di fotografare lo stato economico e patrimoniale della persona o dell’azienda insolvente.
Per comprenderne il valore aggiunto che questi professionisti possono mettere a disposizione dei creditori abbiamo interpellato Roberto Gobbi, ex investigatore privato, oggi avvocato e segretario generale di Federpol – Federazione Italiana degli Istituti Privati per le Investigazioni le Informazioni e la Sicurezza – che il prossimo 14 aprile 2016 sarà protagonista all’evento “Credito: tutti per uno, tutela per tutti” presso la Camera dei Deputati per approfondire questi aspetti, a cui abbiamo chiesto che ruolo ricopre oggi l'investigatore privato nel mondo della tutela del credito.
Questa la sua risposta: “il ruolo dell'investigatore è primario nel recupero del credito perché lo stesso deve svolgere la propria attività prima del procedimento monitorio al fine di sapere in anticipo se sono presenti o meno dei beni aggredibili.
Non svolgere l'indagine a ciò finalizzata prima del processo di esecuzione può comportare per il creditore l'ulteriore danno economico derivante dal costo del procedimento il quale, in conclusione si riduce ad un nulla di fatto.
Per questo motivo è indispensabile, prima dell'azione legale, svolgere l'azione investigativa volta a mirare le consistenze economiche, gli eventuali crediti del debitore o la sua stessa posizione lavorativa al fine di un corretto pignoramento di detti beni.”
Nel corso dell’evento “Credito: tutti per uno, tutela per tutti” il moderatore Marco Recchi farà confrontare il segretario generale di Federpol con il Garante per la Privacy circa la necessita per gli investigatori privati di poter accedere alle banche dati della Pubblica Amministrazione affinchè il diritto di credito sia maggiormente garantito. Clicca qui per iscriverti all’evento, puoi farlo entro il 10 aprile.
di Cosimo Cordaro
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