Secondo uno studio di Uecoop sono cresciuti del 10,7% in cinque anni gli occupati nel settore della sicurezza privata in Italia
Il settore della sicurezza privata è in continua espansione. È quanto emerso da una ricerca dell’Unione europea delle cooperative Uecoop sui dati della Camera di Commercio di Milano Lodi e Monza in relazione al Decreto Sicurezza appena approvato dal Consiglio dei Ministri.
Negli ultimi cinque anni il settore della sicurezza privata in Italia è cresciuto in termini di occupazione del 10,7% e contra oltre 100 mila occupati. Attualmente nel Paese ci sono 9.429 aziende che si occupano di servizi di vigilanza e investigazione, impianti di allarme, posa di inferriate, porte blindate e casseforti. La maggior parte delle attività in questione è concentrata in Lombardia, con 1.833 imprese, seguita dal Lazio (1.014), Campania (780), Piemonte (723) ed Emilia Romagna (715). Per quanto riguarda le province, secondo i dati di Uecoop, al primo posto c’è Roma con 834 aziende (pari all’8,8% del totale), a seguire Milano con 759 aziende, ma prima per giro d’affari con circa 700 milioni di euro all’anno, Napoli con 446 imprese e Torino con 396 imprese.
Nonostante il numero complessivo dei reati negli ultimi anni sia diminuito, ha spiegato Gherardo Colombo, Presidente di Uecoop, “esiste nell’opinione pubblica una percezione di insicurezza che inevitabilmente porta anche a cercare soluzioni aggiuntive che rafforzino il senso di tranquillità in casa e sul lavoro”. Un recente sondaggio dell’Istituto Demopolis ha rivelato che ad oggi un italiano su due si sente meno sicuro nella città in cui vive rispetto a cinque anni fa e la percezione di insicurezza cresce in particolare nelle regioni del Centro Nord Italia. Nello specifico, lo studio di Demopolis ha analizzato la graduatoria delle paure più avvertite dalle famiglie italiane: per 6 intervistati su 10 prevale il timore di subire furti o rapine in casa o sul luogo di lavoro, il 58% degli intervistati teme scippi o aggressioni fuori dalle mura domestiche, mentre il 41% di poter essere vittima di molestie o violenze. Infine, un terzo si dichiara preoccupato dalla crescita della diffusione delle droghe. Da un punto di vista geografico invece cresce la paura soprattutto nella Capitale, dove il 59% degli abitanti dichiara di sentirsi non sicuro. Segue Torino, con il 53% degli intervistati che vedono la propria città meno sicura di un tempo. In terza posizione Milano con il 52%, a seguire Napoli (49%) e Palermo (41%).