Come preannunciato dal Garante della Privacy già da tempo, in queste ore la Guardia di Finanza, NUCLEO SPECIALE PRIVAY sta svolgendo controlli a carico degli Investigatori Privati di tutta Italia.
Da quanto è emerso da controlli già conclusi la Guardia di Finanza ha interesse ad approfondire alcuni aspetti della professione dell’investigatore.
Tali controlli, per le modalità di esecuzione e per i contenuti, paiono essere stati predisposti dal Garante per avere un quadro preciso delle attività poste in essere dall’investigatore privato in relazione all’aderenza alla normativa vigente.
I Pubblici Ufficiali sono stati sempre molto collaborativi e le richieste sono state sempre improntate alla verifica e all’adempimento alla normativa Privacy.
Nel complesso quindi una “analisi statistica” più che una vera e propria ispezione con richiesta di accesso al computer o a dati o documenti.
Lo studio legale Gobbi & Partners, coinvolto in alcuni casi in detti accertamenti si è occupato di raccogliere le domande più frequenti che sono state rivolte agli Investigatori durante i controlli e di seguito si espongono brevemente i punti salienti, oggetto dell’interesse del Garante.
Ecco le domande più frequenti da parte del Nucleo Speciale Privacy della Guardia di Finanza:
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- Di chi sia la titolarità dei i trattamenti di dati personali e relative finalità, specificando altresì la tipologia e l’ambito delle indagini investigative effettuate (es.: infedeltà coniugale, rapporto di lavoro, indagini patrimoniali su debitori, indagini difensive di carattere penale);
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- come sia fatta la designazione degli incaricati e degli eventuali responsabili del trattamento, ai sensi, rispettivamente, degli artt. 30 e 29 del Codice;
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- quali siano le misure di sicurezza, previste dagli artt. 33 e ss. Del Codice e dal disciplinare tecnico di cui all’allegato B) del medesimo Codice, in concrete adottate;
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- quali siano le modalità di acquisizioni degli incarichi, esibendo copia/e di qualche incarico ricevuto:
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- quali siano le modalità con le quali si è dato adempimento a quanto disposto dal Codice in ordine all’obbligo di informativa agli interessati, di cui all’art. 13, ed alla eventuale raccolta di consenso, di cui all’art. 23;
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- quali siano i tempi e modalità di conservazione dei dati, anche con riferimento all’incarico ricevuto;
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- modi di una eventuale comunicazione a terzi e relativi presupposti;
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- l’eventuale trattamento di dati genetici, di cui all’art. 37, comma 1, lett. a) del Codice, per lo svolgimento di investigazioni difensive o per l’esercizio di un diritto in sede giudiziaria, previa informativa all’interessato da rendersi con le modalità indicate nell’Autorizzazione generale del Garante n. 8/2014;
- l’eventuale trattamento di dati biometrici o di dati idonei ad indicare la posizione geografica di persone od oggetti mediante una rete di comunicazione elettronica, ai sensi dell’art. 37, comma 1, lett. a) del Codice;
- l’eventuale trattamento, mediante l’ausilio di strumenti elettronici, di dati volti a definire il profilo o la personalità dell’interessato, di cui all’art. 37, comma 1, lett. d) del Codice;
- l’eventuale registrazione di dati personali in apposite banche di dati, relative al rischio sulla solvibilità economica, alla situazione patrimoniale, al corretto adempimento di obbligazioni, a comportamenti illeciti o fraudolenti, di cui all’art. 37, comma 1, lett. f) del Codice;quale sia la tipologia/natura dei dati personali trattati (es: identificativi, comuni, sensibili, giudiziari, biometrici, genetici, dati che indicano la posizione geografica di persone od oggetti mediante una rete di comunicazione elettronica), descrivendo le modalità dei trattamenti effettuati e precisando, in particolare:
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- l’eventuale utilizzo di banche dati pubbliche o private di soggetti terzi con l’indicazione di quelle utilizzate e delle relative modalità:
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- l’eventuale titolarità di proprie banche di dati personali recanti le informazioni raccolte sui soggetti investigati indicando i relativi tempi di conservazione:
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- se si avvalga dell’operato di altri investigatori e le modalità di tale collaborazione, anche in riferimento al mandato sottoscritto dai clienti e all’indicazione nominativa degli altri investigatori coinvolti nell’attività di indagine
- eventuale utilizzazione di banche dati condivise con altri titolari, con l
’indicazione, in caso affermativo, del contenuto delle stesse, relative titolarità e modalità di utilizzo.
di Roberto Gobbi – www.gobbiepartners.it
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