Secondo l’ultimo rapporto del Commissario Straordinario per le Persone Scomparse, dal 1974 ad oggi in Italia sono scomparse circa 60 mila persone
Svanite nel nulla e mai più ritrovate. Sono 59.044 le persone scomparse in Italia dal 1974 (anno in cui sono iniziate le registrazioni) al 30 giugno scorso. È quanto emerso dall’ultima relazione semestrale del Commissario Straordinario del Governo per le Persone Scomparse: di questa cifra, il 73% sono minorenni (42.591). Dal 1974 ad oggi le denunce di scomparsa ammontano a 236.656 (di cui 90 mila circa hanno riguardato le donne); nel primo semestre di quest’anno sono state 6.761 di cui il 63% (4.288) si sono risolte con un ritrovamento. Un dato allarmante, un fenomeno che non accenna a diminuire, nonostante il numero dei ritrovamenti sia in costante aumento, grazie anche al supporto di nuovi sistemi e tecniche investigative e tecnologie all’avanguardia.
Tuttavia, sui dati riportati nella relazione hanno inciso parecchio l’impennata di arrivi di migranti degli ultimi cinque anni con la conseguente fuga di un consistente numero di persone, in gran parte minorenni, dai centri di accoglienza. Dall’analisi infatti risulta che gli stranieri scomparsi sono complessivamente 49.137 (40.076 minori o sedicenti tali, 8.818 maggiorenni e 243 ultra sessantacinquenni) a fronte di 9.907 italiani (2.515 minori, 6.020 maggiorenni e 1.372 over 65).
Le motivazioni a capo delle sparizioni sono le più disparate. Nella maggior parte dei casi però si tratta di allontanamento volontario (chi sceglie di scomparire), seguito dall’allontanamento da istituto o comunità, rapimenti, persone che si perdono (soprattutto anziani) o affette da disturbi psicologici. Nella storia del nostro Paese sono molti i casi di persone scomparse che hanno sollevato clamore tra le pagine dei giornali o alla televisione. Su alcuni di questi casi si sta ancora indagando. Come ha affermato Don Winslow, ex investigatore privato statunitense in apertura della relazione semestrale per le persone scomparse: “Alcuni scompaiono perché vogliono scomparire. Altri si perdono. Altri vengono rapiti. Ma tutti hanno bisogno di qualcuno che vada a cercarli”. A volte le famiglie del scomparso/a si affidano a un investigatore privato nella speranza di ritrovare la persona cara. Con i notevoli progressi in campo scientifico e tecnologico i ritrovamenti sono aumentati. Tuttavia, l’azione da intraprendere su scala sociale è di limitare questo fenomeno, che ad oggi non cessa di manifestarsi.