L’OSINT è una branchia dell’attività investigativa che consiste nell’acquisizione delle informazioni tramite le così dette “fonti aperte”
L’attività investigativa per essere espletata al meglio richiede l’accesso a informazioni specifiche e acquisibili legalmente. Questo tipo di attività viene definita con l’acronimo OSINT (Opern Source Intelligence) e permette all’investigatore privato di reperire informazioni utili ai fini dell’indagine tramite le “fonti aperte”.
La prima fonte per ordine di importanza è Internet. Internet viene usato quotidianamente da milioni e milioni di utenti e gran parte del materiale che può rivelarsi utile durante un’indagine si potrebbe trovare lì. Tuttavia, il web, o meglio quello conosciuto dalla maggioranza delle persone, rappresenta una parte molto limitata del tutto. Le informazioni più interessanti infatti potrebbero nascondersi nel deep web, ovvero il mondo sommerso di Internet dove è possibile fare ogni cosa, dall’acquisto di armi e droga alla pianificazione di omicidi e atti terroristici. Tuttavia, nel deep web il confine tra legale e illegale è molto sottile e spesso la normativa fatica a stare al passo.
Un’altra open source è la così detta “letteratura grigia”, che consiste nell’insieme del materiale proveniente da canali di distribuzione specializzati ed esclusivi. All’interno di questa categoria rientrano gli studi accademici, le tesi di laurea, le relazioni di comitati, gli atti congressuali, i documenti societari, le ricerche di mercato, le relazioni tecniche, i working paper, i resoconti di viaggio, le newsletter etc. Anche i gruppi privati di Facebook fanno parte della “letteratura grigia”, alla luce dell’esclusività che contraddistingue tale strumento. Accostabile a questa categoria c’è anche il dumpster diving (tuffo nella spazzatura) che consiste nel frugare nei rifiuti alla ricerca di informazioni. Va sottolineato però che questa attività è illegale.
Infine, l’ultima fonte aperta è rappresentata dagli esperti. Gli esperti sono una risorsa indispensabile per l’investigatore, in mancanza di competenze specifiche, per l’interpretazione dei dati raccolti.
L’OSINT è un processo suddiviso in quattro fasi: Ricerca, Selezione, Analisi e Diffusione. La fase di ricerca è il primo passo nella raccolta delle informazioni e per certi aspetti il più importante, in quanto una ricerca sbagliata può compromettere l’intero lavoro. La fase di selezione e analisi dei dati invece distingue un bravo investigatore da uno mediocre e richiede un mix di intuito, metodo scientifico e competenze informatiche. Infine, la fase di diffusione avviene attraverso un report finale, da consegnare al committente del lavoro, e che deve essere breve, comprensibile e fruibile.