Il sottosegretario al Ministero dell’Interno, ospite al 64° Congresso Federpol, ha dichiarato che presto gli investigatori privati riceveranno il tesserino ministeriale
L’agognata questione del tesserino ministeriale per gli investigatori privati sembra essere giunta al capolinea. Intervenuto al 64° Congresso Federpol (Federazione italiana degli istituti privati per le investigazioni, per le informazioni e per la sicurezza), il sottosegretario al Ministero dell’Interno, Nicola Molteni, ha sottolineato il contributo che il mondo delle investigazioni e della sicurezza hanno offerto al sistema pubblico in tutti questi anni, compreso il periodo di pandemia.
“Va riconosciuto al mondo della sicurezza privata un lavoro importante, accanto a quello della sicurezza pubblica” ha sottolineato Molteni. L’intervento si è dunque spostato sull’annosa questione del tesserino di riconoscimento per gli investigatori privati. “C’è un impegno da parte del Governo” ha fatto sapere il sottosegretario all’Interno “affinché si torni alla normalità nel minor tempo possibile. L’occasione di oggi è per riconoscere a Federpol e al mondo della vigilanza privata il lavoro e l’impegno dimostrati. Abbiamo trovato i soldi, c’è già un decreto pronto per un tesserino per la categoria. All’interno della sicurezza privata il mondo investigativo trova attenzione”.
Come più volte ribadito dal Presidente di Federpol, Luciano Tommaso Ponzi, il tesserino ministeriale equivarrebbe a “un punto di partenza e non di arrivo”, poiché permetterebbe agli investigatori privati di essere accreditati a svolgere una serie di indagini anche presso alcune banche dati della Pubblica Amministrazione”. Secondo Ponzi, infatti, il tesserino ministeriale è di fondamentale importanza per il proseguo e la crescita professionale degli investigatori privati.