Com’è cambiato il mercato dei sistemi antitaccheggio negli ultimi anni? Lo abbiamo chiesto a Cinzia Cefola, amministratore delegato di Itac-Tron, azienda leader nei sistemi di sicurezza per negozi e GDO
Negli ultimi due anni, la pandemia ha cambiato le regole della sicurezza nei negozi e nella grande distribuzione. A questo vi si aggiungono i furti, che rimangono un grosso problema per la sicurezza dei punti vendita e che con il passare del tempo hanno cambiato volto e obiettivi. Come si sono adeguati di conseguenza i sistemi di sicurezza? Quanto il progresso tecnologico li ha resi più efficaci ed efficienti? Lo abbiamo chiesto a Cinzia Cefola, amministratore delegato di ITAC-TRON, azienda specializzata in soluzioni antitaccheggio per negozi e grande distribuzione.
Gentile Dott.ssa Cefola,
Di cosa si occupa Itac-Tron e in quale mercato si colloca?
La Itac-tron si occupa prevalentemente di distribuire sistemi ed accessori antitaccheggio, per la prevenzione dei furti nei punti vendita.
Dalla fondazione dell’azienda ad oggi, com’è cambiato nel corso degli anni il vostro settore?
Dal 1994 in cui la Itac-tron è nata, il settore è cambiato nella tecnologia, i furti sono sempre presenti nelle realtà commerciali, se non addirittura aumentati, ma ad oggi i sistemi antitaccheggio possono acquistarli tutte le tipologie di negozi, anche perché il loro costo è notevolmente più accessibile, mentre prima era un lusso che potevano permettersi solo punti vendita della grande distribuzione, causa il costo elevato sia nell’acquisto che nella manutenzione.
Quali sono attualmente le principali esigenze dei vostri clienti? In che modo viene percepita la sicurezza e, viceversa, come sono cambiati i reati?
Le esigenze dei clienti sono quelle di evitare sottrazioni di merce illecitamente, di avere in tempo reale le giacenze di magazzino, di controllare anche il personale interno (in quanto una parte delle sottrazioni di merce avviene anche da loro).
Il posizionamento della merce “a libero servizio” ha accentuato notevolmente la richiesta di protezione dei beni, mentre una volta comunque si aspettava che la commessa venisse a servirci. Ora invece con la merce esposta richiede un controllo maggiore, sia con telecamere di sorveglianza che con sistemi di protezione contro i furti.
I reati sono cambiati nel senso che una volta si taccheggiava per necessità di sopravvivenza (vedi nel settore food), dove il costo elevato dell’oggetto faceva in modo che il cliente rubasse “un pezzo di parmigiano”, in quanto non se lo poteva permettere, ora invece si taccheggia per il gusto di rubare, di sfidare il negozio, e si ruba di tutto, anche se non si hanno vere esigenze di sopravvivenza.
Come e quanto il progresso tecnologico e la digitalizzazione hanno influenzato il vostro settore e la vostra offerta?
La modernità dell’evoluzione tecnologica, sia per quanto riguarda i nuovi sistemi antitaccheggio, sia per quanto riguarda la digitalizzazione ed il fatto di poter vedere sul computer ogni cosa che si acquista, ha cambiato molto il sistema delle vendite, secondo me, un po’ di tutti i settori.
Una volta c’erano gli agenti di commercio che si proponevano dal cliente con una brochure che veniva lasciata, con i relativi prezzi, etc., ora l’agente di commercio non ha nemmeno più importanza nello sviluppare una vendita così detta “porta a porta”. È diventato più difficile in quanto noi tutti come clienti, prima cerchiamo l’oggetto che ci interessa su Internet, poi eventualmente contattiamo e fissiamo un appuntamento per avere maggiori dettagli.