Il luminol è una sostanza spesso impiegata dalla polizia scientifica per rilevare tracce di sangue sulla scena di un crimine. La sua reazione chimica si innesca quando la polverina, mescolata a una soluzione di idrossido e perossido di idrogeno, entra in contatto con il ferro contenuto nel sangue. Ma è sempre così affidabile?
Il luminol è un composto chimico utilizzato dalla polizia scientifica per individuare tracce di sangue sulla scena di un crimine. La sua invenzione è da attribuire al chimico tedesco H.O. Albrecht nel 1928, che per primo accostò l’ematina contenuta nel sangue al luminol.
La polverina di cui si compone il luminol viene mescolata insieme a una soluzione di idrossido e perossido di idrogeno. ll risultato è una sostanza che, utilizzata sotto forma di spray, viene spruzzata sul luogo del delitto per rilevare tracce di sangue. Il ferro contenuto nelle tracce (catalizzatore) reagisce al composto emettendo una luce blu-verde, visibile per circa 30 secondi. L’emissione luminosa che ne deriva, detta chemiluminescenza, avviene nella completa oscurità.
Detergenti e cloro possono dare luogo a falsi negativi
A volte può capitare che il test possa produrre dei falsi negativi. Può accadere, per esempio, quando ci troviamo in presenza di metalli, candeggina o fenomeni di perossidasi vegetale. Alcune sostanze contenute in alcuni detergenti possono interferire con i risultati, così come il cloro presente in alcune piscine. Per verificare la correttezza degli esiti occorre fare ulteriori test.
Test alternativi al luminol
In alternativa al luminol esistono altri strumenti: uno tra questi è il test del fenolphthalein, che produce una colorazione rosa quando il ferro del sangue entra in contatto con il fenolphthalein.
Altre valide opzioni possono essere reagenti chimici specifici del sangue, come l’ortotolidina o il leucomalachite green.
Luminol: un test efficace contro l’occultamento di prove
Il luminol è uno strumento efficace per individuare prove invisibili a occhio nudo. Anche se la scena del crimine è stata accuratamente lavata dall’autore del delitto, il luminol è in grado di rilevare tracce ematiche con una diluizione di 1:100.000.
E non importa se il test viene eseguito anche a distanza di parecchi anni successivi al delitto. Gli scienziati hanno dimostrato infatti che più è vecchia la traccia più a lungo durerà il suo effetto.