C'era una volta il detective privato.
O Private Eye, come annunciavano vetrate opache di uffici quasi sempre polverosi e a stento ormai memori di anni migliori, nei film americani. Le stesse pellicole che, anche di qua dall'Oceano, alimentavano la mitologia di una professione esoterica, ricca d'azione e non di rado pericolosa, riservata ad addetti ai lavori, spesso ex-poliziotti. E simboleggiata dal suo strumento 'principe, la lente d'ingrandimento di sherlockiana memoria, pronta a rilevare impronte trascurate, impercettibili soluzioni di continuità in strati di polvere a occhio nudo omogenei, impronte di suole inconfondibili.
La fantasia correva immancabile a lunghi pedinamenti, condotti magari sotto mentite spoglie, a interminabili veglie d'appostamento, armati solo di reflex e cannocchiale, per fissare in modo inequivocabile infedeltà coniugali o tradimenti industriali.
Bei tempi… O no?
Anche con quel poco di vero – o quanto meno d'abituale – che quel ritratto raccontava dell'investigatore, i passi avanti fatti in poche decine d'anni dall'informatica, dall'elettronica e dalla microelettronica, dalle tecnologie satellitari hanno indelebilmente ridisegnato il volto delle professioni legate a indagini e investigazioni.
Se seguire un'automobile, in passato, magari nel traffico infernale di Roma o Napoli, coltivando in sovrappiù la pretesa di usare 'discrezione', poteva rivelarsi impresa erculea o addirittura impossibile, le attuali soluzioni GPS consentono di poter osservare e tracciare spostamenti e soste del 'sospetto' -salvo l'utilizzo dei dati secondo le norme a protezione della privacy – con poco sforzo e senza la necessità della costante presenza fisica. I moderni localizzatori satellitari e logger GPS e GSM sono infatti precisi, affidabili, di dimensioni anche minime e dotati, spesso, di autonomia energetica considerevole, fino a un paio di mesi utilizzando funzioni avanzate di governo dell'utilizzo. E, soprattutto, reperibili e acquistabili con facilità ovunque, tramite centinaia di negozi online specializzati. Gli strumenti professionali di alta gamma presentano spesso costi un po' elevati ma abbordabili, mentre volendo affidarsi a dispositivi entry level le possibilità sono davvero alla portata di tutti. Per contro i modelli più avanzati permettono anche di ascoltare 'in diretta' quanto accada o venga detto nelle vicinanze del veicolo seguito.
Le stesse considerazioni di accessibilità e prestazioni, grosso modo, valgono per gli apparati di sorveglianza e controllo ambientali. I registratori e microregistratori digitali registrano conversazioni e suoni in modo discreto e, una volta recuperati, si rivelano spesso risolutivi in sede di indagine. Possono essere collocati agevolmente e in breve tempo all'interno di stanze, autoveicoli, oppure all'esterno nascosti in cespugli, contenitori e quant'altro. Semplicissimi da usare, per ascoltare quanto sia avvenuto nell'ambiente controllato è sufficiente collegarli a un normale personal computer. Molti modelli, inoltre, si presentano abilmente camuffati negli oggetti d'uso comune più disparati: accendini, casse acustiche, sveglie e radiosveglie, penne da utilizzare in prima persona o consegnare all'individuo oggetto della sorveglianza.
Idem per quanto riguarda gli apparecchi di sorveglianza audio-video. Le microcamere di controllo, impiegabili in pratica senza limiti di distanza anche in presa diretta, possono essere camuffate in videotelefonini all'apparenza spenti, sistemi anti-fumo, maniglie e complementi d'arredo, finiture d'abitacolo negli autoveicoli, quadri e orologi da muro, raccoglitori, occhiali e orologi da polso.
Per quanto attiene alla verifica delle attività svolte da una persona – dipendente, socio, coniuge – attraverso il computer, appaiono ormai superati i software-spia, messi fuori gioco dalla sofisticatezza cui sono giunti sistemi antivirus, firewall, router e server. È opportuno piuttosto affidarsi a un keylogger da tastiera: non richiede complesse configurazioni, non può essere segnalato da sistemi per la sicurezza informatica e non desta sospetti neppure da parte di esperti. I keyloggers per tastiere PC si comportano come registratori: intercettano e memorizzano ogni tasto premuto sulla tastiera (rivelando quindi anche testi di documenti, chat, email, username e password, ecc.) riferendo poi fino all'estremo dettaglio di applicazioni utilizzate, siti visitati, conversazioni intrattenute.
Si potrebbero spendere moltissime altre parole per entrare in maggiori dettagli o descrivere diversi strumenti o applicazioni, ma già da questa breve analisi appare chiara una conclusione. Il lavoro dell'investigatore si presenta, anche grazie all'intervento della tecnologia evoluta, assai meno 'romantico che non un tempo e rispetto all'immagine popolare.
È certo però che i suoi risultati, così acquisiti, presentano margini di certezza e affidabilità un tempo impensabili.
Ecco il motivo per cui, all'occorrenza, oggi più che mai è consigliabile rivolgersi a strutture e operatori aggiornati, dinamici e professionalmente sicuri.
di Marco Paganotto
© Riproduzione riservata