Netflix ha pubblicato sulla propria piattaforma un documentario sulla storia di PornHub, tra revenge porn e pedo-pornografia, e l’annosa questione dei contenuti che finiscono online senza che i proprietari ne siano consapevoli.
“Money Shot: La Storia di Pornhub” è un documentario che, uscito su Netflix lo scorso 15 marzo, approfondisce alcuni aspetti della piattaforma, come il revenge porn e la pedo-pornografia. In un’ora e mezza viene raccontato lo scandalo denunciato sul New York Times dal giornalista Nicholas Kristof. Il premio Pulitzer svela come i contenuti presenti sul sito provengano spesso da utenti anonimi che caricano sulla pagina video sottratti illegalmente e che generano importanti guadagni per il portale.
La piattaforma è nata da un’idea di tre studenti della Columbia University, i quali l’hanno successivamente venduta a un magnate milionario. Oltre ad analizzare le potenzialità del sito, il documentario passa in esame tutte le contraddizioni che da esso ne derivano. E’ tra i siti più famosi al mondo, e molte celebrità l’hanno sfruttato per farsi conoscere.
Ma a verificarne i video, visionandoli senza audio, sarebbero solo in 30, che da soli gestirebbero dagli 800 ai 1000 filmati al giorno. L’accusa che viene rivolta a PornHub è che la sua enorme popolarità venga sfruttata solo per una mera monetizzazione, senza una vera e propria supervisione dei contenuti da selezionare per la pubblicazione.
Take it Down, lo strumento capace di eliminare foto e video online
Esiste il rischio di vedere foto personali o propri video circolare in rete inconsapevolmente. Ma contro questi pericoli esisterebbe uno strumento che, cofinanziato da Meta, sarebbe in grado di rimuoverli. Si dice che probabilmente il colosso statunitense integrerà lo strumento anche sulle proprie piattaforme Facebook e Instagram. Si chiama Take it Down, e promette di eliminare qualsiasi foto e video non desiderati online.
Dovrebbe funzionare in particolare per le immagini che ritraggono minori, ma sembrerebbe molto simile ad un altro tool già presente sul mercato da mesi, ovvero StopNCII. Secondo il Wall Street Journal, oltre a Whatsapp e alle principali piattaforme social, rientrerebbero tra i partner del sistema anche PornHub e OnlyFans. Sebbene non esista la certezza di poter rimuovere le foto ovunque da internet, si ha la garanzia che questo sia possibile almeno dai principali siti di condivisione.
Come rimuovere definitivamente contenuti da PornHub?
Il software può analizzare le foto senza caricarle in un database, attraverso l’assegnazione di un codice univoco. Se le caratteristiche vengono rinvenute in un’immagine condivisa sulle piattaforme partner, questa può essere contrassegnata dal codice e successivamente rimossa.
Tuttavia, occorre precisare che al momento questo metodo può non essere sempre efficace: delle modifiche, infatti, possono impedire il riconoscimento della foto. Meta fa sapere che cercherà di impegnarsi per segnalazioni più rapide. Non si esclude inoltre che altri social possano aderire, come hanno già fatto ad esempio Bumble e TikTok con StopNCII nei mesi scorsi.