Un nuovo codice stabilisce le regole che gli influencer dovranno seguire per i loro contenuti sulle piattaforme social. Oltre a un obbligo di iscrizione a un registro nazionale, è prevista una segnalazione per le modifiche attuate tramite filtri.
Dopo il Pandoro Gate, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha stabilito nuove regole per gli influencer.
Il testo coinvolge circa 2.000 persone con più di 500mila follower su almeno una piattaforma social o almeno un milione di visualizzazioni medie al mese. Questi soggetti sono considerati come influencer rilevanti, e dovranno sottostare al codice di condotta redatto da AGCOM.
Influencer: il nuovo codice dopo il Pandoro Gate
In base a quanto previsto dal codice, gli influencer dovranno essere facilmente identificabili tramite un registro. L’obiettivo è creare le condizioni ideali per difendere e tutelare i diritti delle persone, specialmente se minori e appartenenti a categorie vulnerabili.
Il testo, pubblicato da Agcom lo scorso 11 dicembre, è ancora in fase di consultazione pubblica da parte di un tavolo tecnico per eventuali ulteriori integrazioni o modifiche. La sua conclusione è prevista per il 25 gennaio 2025. Il gruppo è formato da esperti del settore, che comprendono associazioni, agenzie e società. Tra le controversie sorte al tavolo delle trattative ci sono la definizione di influencer, il numero minimo di follower e le medie mensili di visualizzazioni.
Le linee guida di AGCOM prevedono un’integrazione della normativa vigente. Oltre ad attuare le norme sulla pubblicità e applicare le regole del Testo Unico dei Servizi Media Audiovisi (TUSMA), gli influencer dovranno essere iscritti a un registro e comunicare se la pubblicità è frutto di una collaborazione. In questi casi i content creator dovranno utilizzare la dicitura “Adv” o “Sponsored”. Dovranno inoltre indicare se sono stati applicati dei filtri che hanno modificato il contenuto tramite hashtag o diciture ad hoc. Le disposizioni si sono rese necessarie perchè i content creator raggiungono un ampio pubblico e un importante numero di utenti sul territorio italiano, con un impatto non indifferente su adulti e giovani.
Cosa prevedono le linee guida
Rispetto allo scorso anno, il numero degli influencer è in continua crescita. A fine 2024 l’aumento previsto è fino al 9%, per un giro di affari di oltre 352 milioni di euro. Per questo si è reso necessario un nuovo codice che mettesse in luce i comportamenti corretti da seguire e quelli invece da evitare.
Gli obblighi a cui i content creator dovranno attenersi riguardano quattro aree chiave, e più precisamente:
- trasparenza sulla pubblicità: segnalando chiaramente i contenuti sponsorizzati e applicando quanto previsto dal TUSMA, pena sanzioni comprese tra 10mila e 250mila euro;
- tutela dei minori: evitando contenuti che possano risultare dannosi per i più giovani, con multe che possono variare da 30mila a 600mila euro;
- trasparenza societaria: fornendo informazioni chiare sulle proprie attività e collaborazioni;
- pluralismo e non discriminazione: promuovendo una comunicazione inclusiva e rispettosa delle diversità.
Le nuove regole introdotte da Agcom segnano un passo importante verso la regolamentazione di un settore in rapida evoluzione. L’iscrizione a un registro ufficiale, l’obbligo di segnalare l’uso di filtri e le sanzioni per chi non rispetta le norme rappresentano strumenti per promuovere la trasparenza e prevenire comportamenti scorretti. Sebbene il processo di adattamento non sarà privo di sfide, queste misure hanno il potenziale per rendere il mercato degli influencer più etico e sostenibile, rafforzando la fiducia del pubblico e degli investitori.
Nuovo codice ATECO Influencer
I professionisti che si occupano di Influencer marketing, a partire dal 1° gennaio 2025 potranno modificare il proprio codice ATECO passando al nuovo 73.11.03. In precedenza gli influencer facevano uso dei codici che più si avvicinavano alla propria attività, come il 73.11.01, riservato a chi lavora all’ideazione di campagne pubblicitarie, oppure il 73.11.02 per attività di conduzione di campagne di marketing e altri servizi pubblicitari.
Chi si occupa professionalmente di creare contenuti e promuoverli sui social media potrà modificare il proprio inquadramento con questo nuovo codice, nato dalla collaborazione di ISTAT, Eurostat, Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Assoinfluencer e Associazione Italiana Content & Digital Creators.
Chi vorrà adottare il codice ATECO 73.11.03 dovrà aprire o modificare la partita IVA con l’indicazione del nuovo codice e iscriversi obbligatoriamente alla Gestione Separata INPS in modo da poter usufruire della copertura previdenziale.