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Omicidio Giulia Ballestri: il brutale femminicidio nella “casa degli spiriti” che sconvolse Ravenna

La scomparsa e il brutale omicidio di Giulia Ballestri, avvenuto nel settembre del 2016, hanno sconvolto la città di Ravenna e l’intero Paese. Il caso, che ha portato all’ergastolo di Matteo Cagnoni, rinomato dermatologo dei vip, rimane un drammatico esempio di violenza domestica. Il podcast a puntate “Narciso” della giornalista Selvaggia Lucarelli ripercorre le tappe di questa orribile vicenda.

Omicidio Giulia Ballestri: dalla scomparsa al ritrovamento del cadavere

È il 18 settembre 2016, quando a Ravenna Guido Ballestri denuncia la scomparsa della sorella Giulia, trentanovenne madre di tre figli. La sparizione, avvolta da un velo di inquietante mistero, non viene interpretata dagli inquirenti come un allontanamento volontario. Le prime indagini si concentrano sulla vita privata della donna, sposata con Matteo Cagnoni, noto dermatologo di fama nazionale e figura di spicco della borghesia ravennate.

Apparentemente un uomo irreprensibile, Cagnoni nasconde però un lato oscuro. Da diversi anni il suo rapporto con Giulia è in crisi. L’uomo soffriva di una gelosia morbosa nei confronti della moglie e nell’ultimo periodo la controllava ossessivamente. Quando Giulia trova il coraggio di chiudere quella relazione soffocante per iniziare una nuova vita con un altro uomo, il marito premedita e attua un delitto efferato.

La verità emerge chiara fin da subito. Nella notte tra il 18 e il 19 settembre, il corpo di Giulia viene ritrovato nello scantinato della villa di proprietà della famiglia Cagnoni, in via Padre Genocchi, a Ravenna. La violenza del crimine scuote inquirenti e opinione pubblica: la donna è stata uccisa a bastonate e il suo volto è stato sbattuto contro lo spigolo di un muro, come a volerlo cancellare.

Matteo Cagnoni: dal successo professionale alla furia omicida

Matteo Cagnoni era un nome conosciuto non solo a Ravenna, ma in tutta Italia. Dermatologo dei vip, ospite frequente di trasmissioni televisive e membro di una famiglia influente, incarnava l’immagine del professionista di successo e della persona perbene. Cagnoni era un uomo colto, impeccabile nella forma, amava la mondanità e frequentava la Ravenna bene.

Tuttavia, dietro questa facciata rispettabile si celava una personalità manipolatrice e ossessiva. Il controllo esercitato sulla moglie, le continue pressioni e la volontà di dominare ogni aspetto della sua vita privata si rivelano parte di una spirale di violenza culminata nel tragico epilogo.

Cagnoni si è sempre professato estraneo al delitto, nonostante le svariate prove a suo carico. Durate le ricerche di Giulia, l’uomo si trovava con i figli a casa dei genitori a Firenze, dove si era recato il pomeriggio del 16 settembre. Rintracciato dalla polizia, Cagnoni si è dato alla fuga per diverse ore, prima di essere catturato e arrestato. A inizio 2021, la Corte di Cassazione ha confermato l’ergastolo per il dermatologo ravennate, accogliendo le aggravanti di crudeltà e premeditazione. Il caso Giulia Ballestri diventa così uno dei simboli della lotta contro la violenza domestica, richiamando l’attenzione sulla necessità di proteggere le donne in situazioni di pericolo.

“Narciso”: il nuovo podcast che riporta alla luce il caso Ballestri

A distanza di anni, l’omicidio di Giulia Ballestri torna al centro del dibattito pubblico grazie al podcast “Narciso”, un progetto curato dalla giornalista e blogger Selvaggia Lucarelli. La serie, prodotta da Chora Media e composta da cinque episodi, ripercorre ogni aspetto della vicenda, esplorando non solo i dettagli dell’omicidio, ma anche il contesto sociale e relazionale che ha portato a questa tragedia.

Il podcast offre un’analisi approfondita del caso, avvalendosi di testimonianze e documenti. Selvaggia Lucarelli, che già in passato aveva seguito il processo, riesce a far emergere nuove riflessioni sulla dinamica del femminicidio, sensibilizzando l’ascoltatore su temi quali la violenza domestica e l’importanza di riconoscere i segnali di pericolo.

La storia di Giulia Ballestri rappresenta una ferita aperta nella cronaca nera italiana. La sua tragica scomparsa e il lungo iter giudiziario del marito ricordano quanto sia fondamentale non abbassare la guardia di fronte alla violenza di genere. Attraverso il podcast “Narciso”, questa vicenda dolorosa trova nuova voce, stimolando un dibattito necessario e urgente per prevenire altri episodi simili.

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