Aspetti criminologici e psichiatrico-forense
Si sta assistendo nuovamente ad una continua e veloce espansione di piccoli gruppi e vere congregazioni religiose che si dedicano alla pratica di “nuovi culti”, di tipo esoterico, satanico e magico; solo in Italia sono operative circa un migliaio di sette. Solitamente si associa la parola “setta” a tutti quei culti, isolati e clandestini, che sono ispirati a pratiche criminali e immorali.
Un esempio è la “love bomb” che fa leva sulle carenze affettive, amorose, sulle debolezze emotive delle persone depresse o traumatizzate da qualche loro recente avvenimento, offrendo loro un “riparo” cercando così di sviluppare un senso di appartenenza alla setta che è in grado di sostenere una persona.
La società attuale, come è ben noto, non è in grado di dare delle risposte che riescano a soddisfare i bisogni dei cittadini. Stiamo vivendo un decisivo appiattimento sociale, dove la conquista di un ruolo all’interno di una congregazione è diventata fondamentale, vista come rito di iniziazione per i nuovi membri. Come afferma Le Bon << le nostre azioni coscienti derivano da un substrato inconscio… dietro alle cause manifeste dei nostri atti, si trovano motivazioni segrete, a noi ignote. La maggior parte delle nostre azioni quotidiane sono l’effetto di motivi reconditi che ci sfuggono>>.
Il senso di appartenenza in un gruppo è quindi visto come un’identificazione del proprio Sé, in relazione al gruppo appaiono come persone forti e costanti. Un’attenta osservazione di Freud dice che: “L’individuo fa parte di una folla, si trova posto in condizioni tali che gli permettono di rallentare la repressione delle sue tendenze inconsce”. Il gruppo sembra essere un grande catalizzatore di nevrosi ossessive e pulsioni psicotiche dove l’acting out si trasforma in azioni e rituali gravemente devianti.
Culti, sette e movimenti pseudo-religiosi:
-culti carismatici
– culti derivanti dalle religioni orientali
– culti ufologi
– gruppi di potere
Negli ultimi tempi, si è assistito a un esponenziale aumento in ogni continente, nuovi gruppi che si autodefiniscono “religioni” e si propongono come alternative alle religioni più conosciute.
Una delle formule adottate dalle sette è la manipolazione, che viene definita come una riprogrammazione psico culturale di una persona o adepto, si diversifica in ben 10 fasi:
1. reclutamento
2. avviamento alla dottrina
3. somministrazione dell’ideologia
4. indottrinamento e nuova identità
5. radicamento nel gruppo
6. sicurezza come compensazione della frustrazione
7. repressione di modelli amicali
8. rimozione della realtà
9. allontanamento dalla società e isolamento
10. rafforzamento della dottrina
A livello forense, è importante mettere in luce ogni aspetto dell’argomento, osservarlo nella sua interezza e complessità. Esistono due grandi gruppi di satanisti: quelli indipendenti e quelli dipendenti, ma è doveroso ricordare che queste distinzioni non rappresentano delle differenze pratiche, difatti esse si fondono e confondono tra di loro.
La psichiatria forense definisce la possessione come << la convinzione delirante di essere posseduto da un altro ente che controlla gesti, parole e pensieri. Può essere chiamato in causa un demone o animale>>. Mentre la perversione viene definita come una deviazione rispetto a quello che è l’atto sessuale “normale”. Per la nostra società rientrano nella perversione moltissime pratiche sessuali, che vengono normalmente definite parafilie. Le singole parafilie non sono in grado di far degenerare una persona in atti omicidari a sfondo sessuale le normali pratiche rituali, compiuti da alcuni adepti durante le messe nere. La necrofilia è in grado di indurre un soggetto all’atto omicidario; Barresi definisce l’omicidio rituale come un omicidio attuato da un soggetto che è in grado di uccidere una o più persone, offerte in sacrificio per un’entità soprannaturale in cambio di vantaggi spirituali e terreni. Un omicidio di grande rilevanza all’interno delle sette, questo perché è un atto che diventa fondamentale, tale atto viene definito anche “uccisione per intercessione della divinità malefica”.
L’accusa più grande che viene fatta a queste nuove religioni è proprio di manipolazione delle coscienze, un vero lavaggio del cervello, pressione psicologica e forzature della volontà delle persone. La condotta del satanista rappresenta una delle fattispecie di reato, molte delle quali con grandi rilevanze in ambito penale.