Un recente studio ha evidenziato che 1 milione e 653 mila imprese italiane sono senza copertura assicurativa. Solo il 9% è assicurato contro i danni informatici
Il 38% delle pmi italiane non dispone di una copertura assicurativa. È quanto emerso dallo studio “Next Level for Insurance – SME Segment” realizzato da CRIF, IIA e Nomisma. Si tratta di 1 milione e 653 mila imprese, le stesse pmi che compongono il 99,3% delle aziende attive in Italia. Un dato poco confortante se rapportato all’aumento dei rischi, in particolare quello informatico. Se si guarda al cyber risk, infatti, soltanto il 9% del campione è assicurato. Appena inferiore (8%) il dato relativo alla copertura assicurativa per interruzione di attività. Del 62% delle aziende che dispone di una polizza assicurativa, il 71% ha una copertura RC verso terzi, il 64% una copertura incendio, il 56% furto, mentre il 39% per la responsabilità civile degli amministratori.
A fronte di questi dati, le compagnie assicurative sono pronte ad innovare e cambiare marcia. Nella lista delle priorità, figura la necessità di proporre ai clienti nuovi prodotti e servizi di valore; aumentare le competenze digitali degli intermediari e degli strumenti per interagire con il cliente; ottimizzare il processo di pricing per fornire al cliente delle proposte su misura rispetto alle sue esigenze. L’82% delle società di assicurazioni individua nella cyber security una priorità per le aziende. Entro i prossimi 12 mesi, il 17% introdurrà la sicurezza informatica nella propria offerta, a fronte di un 65% che sta già presidiando quest’area.
“Quello della sotto assicurazione delle pmi italiane è un tema cruciale, in quanto eventi imprevedibili come attacchi informatici o catastrofi naturali mettono sempre più a rischio il tessuto economico del nostro Paese” ha dichiarato Gerardo Di Francesco, Segretario Generale IIA. “Le imprese stanno acquisendo maggior consapevolezza sull’utilità di dotarsi di una copertura assicurativa, ma hanno bisogno di essere guidate dalle compagnie con consulenza, vicinanza al cliente e servizi a valore aggiunto. Fondamentale, poi, è fare cultura Insurtech, per aiutare le PMI a cogliere le opportunità offerte dalla digitalizzazione e investire in quest’ambito con l’obiettivo di ottimizzare i processi di gestione del cliente e proporgli polizze mirate”.