E’ stato approvato nella serata dell’8 agosto 2018 dal Consiglio dei Ministri, l’atteso decreto legislativo di armonizzazione del Codice Privacy (d.lgs. n. 196/2003) e delle altre leggi dello Stato al GDPR, il Regolamento europeo generale sulla protezione dei dati personali (Reg. n. 679/2016).
Il GDPR è stato approvato ed è entrato in vigore ormai dal 2016, ma i suoi effetti sono rimasti sospesi fino al 25 maggio 2018, data a partire dalla quale il Regolamento europeo ha trovato piena e definitiva applicazione.
Nella serata dell’8 agosto 2018 il Consiglio dei Ministri ha approvato lo schema di decreto legislativo recante le disposizioni per l’adeguamento della normativa nazionale al Regolamento europeo Privacy che, come si sa, lasciava in diversi punti delle deleghe, facoltative, al fine che ogni nazione potesse evitare di stravolgere delle normative naturalmente diverse per ogni paese.
A quanto pare il decreto legislativo prevede una prima fase improntata alla collaborazione con le imprese in difficoltà nell’implementazione del nuovo regolamento europeo sulla data protection e delle semplificazioni per gli adempimenti a carico delle realtà piccole o medie, in special modo per le PMI.
Il GDPR non verrà modificato, pertanto la norma europea resterà quella che è. Tuttavia, la norma delegata sembrerebbe intervenire in diverse aree, dal trattamento dei dati particolari ai diritti dei minori, dalla disciplina dei codici di deontologia e buona condotta, alla ridefinizione delle autorizzazioni generali e delle norme penali a supporto del corretto adempimento degli obblighi.
Leggi lo schema del decreto legislativo