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Protezione dei dati e sicurezza delle transazioni nell’era digitale

Oggi si parla in continuazione di sicurezza digitale, ma sono poche le persone che hanno effettivamente chiaro quanto questo argomento sia importante nell’era moderna. La tecnologia ha cambiato completamente il modo in cui i nostri dati vengono utilizzati e ha anche modificato le nostre abitudini nei pagamenti. Per questo motivo, proteggere le informazioni è diventato essenziale per evitare che le aziende, i governi e le persone comuni possano andare incontro a dei tentativi di frode.

I numeri parlano chiaro: entro il 2025 i costi globali legati alla criminalità informatica potrebbero toccare i 10,5 trilioni di dollari all’anno. È un dato preoccupante che ci obbliga a pensare e a mettere in atto delle soluzioni efficaci nel breve termine.

Normative, regolamentazioni e crittografia

Per gestire questo caos digitale, sono state introdotte delle normative a livello internazionale:

  • Il GDPR è stato introdotto all’interno dell’Unione Europea ed è considerato il punto di riferimento per quanto riguarda la protezione delle informazioni personali.
  • Il CCPA è stato introdotto negli Stati Uniti e ha lo scopo di offrire un buon controllo sui dati personali e più trasparenza.

Adeguarsi a queste normative non è semplicissimo, soprattutto per le piccole imprese perché devono dedicare del tempo e delle risorse per allinearsi ai nuovi standard. Dall’altro lato, però, queste normative stanno migliorando la sicurezza e stanno spingendo tutte le imprese a migliorare la gestione dei dati sensibili.

Per garantire la sicurezza, c’è un altro aspetto che va preso in considerazione: la crittografia. Alcune tecnologie come l’AES-256 e il RSA sono alla base della protezione delle informazioni. Prendiamo, per esempio, le transazioni finanziarie: viene usata la crittografia end-to-end per fare in modo che molti servizi che usiamo ogni giorno siano effettivamente sicuri. Certo, non possiamo ancora dire che la tecnologia sia in grado di risolvere tutti i problemi, però ci sta aiutando tantissimo a trovare delle soluzioni affidabili contro le minacce digitali.

Intelligenza artificiale, machine learning e criptovalute

Per proteggerci dai cyberattacchi stiamo facendo affidamento soprattutto sull’intelligenza artificiale e sul machine learning. In pratica, queste due tecnologie sono in grado di analizzare una grandissima quantità di dati in tempo reale, in modo da poter individuare le anomalie. Cioè, possono riconoscere i tentativi di intrusione in pochissimo tempo. Per esempio, gli attacchi DDoS e i malware possono essere bloccati molto velocemente dai sistemi basati sull’AI. È chiaro, quindi, che il settore sta cercando di puntare su queste tecnologie per raggiungere un futuro più sicuro dal punto di vista digitale.

Tra le novità degli ultimi anni, non si possono non citare le criptovalute. Queste valute digitali sfruttano la tecnologia blockchain perché è molto trasparente e sicura. Ad oggi, non siamo ancora stati in grado di eguagliare questo livello di sicurezza in altri ambiti. Però, ci sono anche dei lati negativi. Il primo fra tutti è che questo sistema non è infallibile. La blockchain ha senza dubbio un grandissimo potenziale, però non è invulnerabile. Sono sempre di più gli sviluppatori che cercano di progettare delle soluzioni sicure per proteggere le criptovalute e gli asset digitali. Il Bitcoin è ancora il re indiscusso tra le valute digitali. Per conoscere le previsioni Bitcoin 2025 è possibile consultare il sito https://www.finaria.it/criptovalute/previsioni-bitcoin/.

La sicurezza delle transazioni online: sfide e opportunità

Se dobbiamo dire qual è stata la rivoluzione più recente in ambito digitale, sicuramente sono gli e-commerce. Oggi è semplicissimo fare un acquisto online, tanto che non pensiamo nemmeno a quanto sia complesso proteggere le transazioni digitali. Le frodi digitali e i tentativi di phishing sono in costante aumento, per questo motivo è stata introdotta l’autenticazione a due fattori (2FA) per migliorare la sicurezza delle operazioni. I pagamenti digitali in Italia hanno raggiunto i 223 miliardi di euro nei primi sei mesi del 2024 (+8,6% rispetto al 2023). Questo non solo dimostra quanto il settore sia in crescita, ma anche quanto sia fondamentale sviluppare dei sistemi sempre più affidabili per gestire questa mole di scambi.

La tecnologia ci aiuta in tantissime operazioni, è vero, ma c’è ancora una cosa che dovremmo combattere: l’errore umano. Secondo una statistica di IBM, il 95% delle violazioni informatiche deriva da dei comportamenti sbagliati o distratti. Questo dato è molto importante perché ci fa capire che bisogna educare le persone sui rischi legati alla sicurezza digitale. È proprio per questo motivo, infatti, che le aziende scelgono di investire nei programmi di formazione per i dipendenti, così come nelle campagne di sensibilizzazione. Essere più consapevoli dei rischi è un grande punto di partenza per promuovere un sistema sicuro e per evitare le tanto discusse catastrofi digitali.

Il futuro della sicurezza digitale non sarà privo di sfide, ma ci sono tutte le premesse per affrontarle con successo. Le tecnologie innovative, insieme alle regolamentazioni sempre più rigorose e a una maggiore consapevolezza collettiva, stanno gettando le basi per un ecosistema più sicuro. Non si tratta solo di proteggere i dati e le transazioni, ma di costruire un mondo digitale in cui tutti possano sentirsi al sicuro. È un obiettivo ambizioso, ma raggiungibile, grazie all’impegno congiunto dei governi, delle aziende e degli individui. La strada è lunga, ma ogni passo in avanti conta.

(Contenuto realizzato in collaborazione con Finaria)

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