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Recco: come funziona il dispositivo che permette di ritrovare le persone disperse in montagna?

Il dispositivo Recco è uno strumento efficace per ritrovare le persone disperse in montagna inventato quasi 50 anni fa. Ciononostante in Italia l’impiego di questi rilevatori è ancora poco diffuso.

Recco è il sistema utilizzato per ritrovare le persone disperse in montagna. Sviluppato negli anni ’80 in Svezia, i primi dispositivi sono stati realizzati in collaborazione con l’Istituto reale di tecnologia di Stoccolma.
Si tratta di un sistema di supporto di sicurezza che serve da rilevatore, e che permette di localizzare in modo veloce le persone sepolte sotto la neve o in aree remote. Di recente è stato utilizzato per ricercare Luca Perazzini e Cristian Gualdi, i due alpinisti scomparsi a dicembre sul Gran Sasso e ritrovati senza vita.

In che modo funziona il dispositivo

Il dispositivo Recco si compone di due elementi, e più precisamente di una piastrina generalmente integrata su alcuni scarponi, zaini o giacche tecniche, e di un apparecchio rilevatore utilizzato dai soccorritori.
E’ un trasmettitore-ricevitore che invia onde radio e, qualora l’alpinista abbia addosso la piastrina, quest’ultima è in grado di riflettere l’onda rinviandola al rilevatore.
Il rilevatore viene usato a mano per piccole aree e agganciato sotto l’elicottero per superficie più ampie. In quest’ultimo caso è capace di coprire fino a 1 chilometro quadrato in circa 6-10 minuti.

Chi è l’inventore del sistema Recco

L’inventore del dispositivo Recco è Magnus Granhed che, dopo una valanga nella quale morirono diverse persone in Svezia a causa dei ritardi nei soccorsi, decise di creare un sistema per trovare le persone disperse sotto la neve.
Il primo prototipo venne creato nel 1983, quando Granhed fondò la Recco AB. Il primo salvataggio fu effettuato nel 1987 a Lenzerheide, in Svizzera, quando una donna venne localizzata grazie al dispositivo.
Nel 2015 ha fatto il suo ingresso il rilevatore Recco Ssr Helicopter, in grado di ritrovare persone scomparse anche in altri ambienti esterni.

L’uso del dispositivo in Italia

In Italia è un dispositivo poco conosciuto e ancora troppo poco utilizzato. Di rilevatori Recco SAR da elicottero ne esistono solo tre, con base ad Aosta, Trento e Bolzano. E’ diffuso inoltre sull’Appenino tra l’Emilia e il Molise, dove le 50 stazioni sciistiche e strutture di emergenza hanno a disposizione almeno un rilevatore manuale.
Il dispositivo Recco nel soccorso alpino è diventato di fondamentale importanza non solo in inverno, ma anche in estate. La sua facilità di integrazione nell’abbigliamento lo rendono uno strumento indispensabile per aumentare le possibilità di sopravvivenza in caso di incidenti in montagna. Inoltre, la diffusione di questa tecnologia ha permesso ai soccorritori di intervenire in modo più efficiente e tempestivo, riducendo i tempi di ricerca e aumentando le probabilità di successo nelle operazioni di salvataggio.

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