Il Reddito di Libertà è una forma di sostegno a favore delle donne vittime di violenza e abusi, che affrontano condizioni di disagio economico. Questa misura, recentemente rifinanziata, mira a promuovere l’autonomia e l’inclusione sociale delle possibili beneficiarie.
Reddito di Libertà per le donne vittime di violenza: di cosa si tratta?
Il Reddito di Libertà è una misura di sostegno economico introdotta per aiutare le donne vittime di violenze e abusi, con o senza figli, che vivono in condizioni di difficoltà economica. Questo contributo, che può raggiungere un massimo di 500 euro al mese per 12 mesi, è orientato a favorire l’autonomia abitativa e la formazione scolastica o professionale di eventuali figli minori.
La misura è riservata alle donne che hanno subito violenza, che si trovano in condizioni di disagio economico e che sono seguite dai centri antiviolenza. Le domande devono essere presentate all’INPS, corredate da un’autocertificazione della richiedente e da una dichiarazione del centro antiviolenza che attesti l’urgenza del bisogno e il percorso di emancipazione intrapreso dalla possibile beneficiaria. Il Reddito di Libertà è inoltre compatibile con altri sussidi, come l’assegno di inclusione, rendendolo una risorsa aggiuntiva per le donne in difficoltà.
Fondi stanziati e modalità di erogazione
Il “Fondo per il Reddito di Libertà per donne vittime di violenza” è stato recentemente rafforzato grazie a un emendamento approvato dalla Commissione Bilancio della Camera. L’emendamento ha aggiunto un milione di euro al fondo, già rifinanziato con 30 milioni di euro per il triennio 2024-2026 dall’ultima legge di bilancio. Il decreto attuativo, firmato dai ministri Roccella, Calderone e Giorgetti, definisce le modalità di accesso alla misura, eliminando ostacoli burocratici come l’Isee.
Le risorse statali verranno distribuite alle Regioni in proporzione alla popolazione femminile residente di età compresa tra i 18 e i 67 anni. Le Regioni potranno integrare i fondi con risorse proprie o con fondi del Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Infine, potranno accettare una sola domanda per beneficiaria e il contributo non potrà essere erogato a chi ne ha già usufruito in passato. La scadenza ultima per la presentazione della domanda è fissata al 31 dicembre 2024.
Criticità e sfide da affrontare
Il Reddito di Libertà rappresenta un ulteriore sostegno nella lotta contro la violenza di genere, fornendo un supporto economico che può fare la differenza nella vita di molte donne. Tuttavia, la misura non è priva di criticità. In passato, molte richieste sono state respinte per insufficienza di fondi e anche oggi il tempo limitato per presentare le domande rischia di escludere alcune delle potenziali beneficiarie.
Per molte donne, il Reddito di Libertà non è solo un aiuto economico, ma un’opportunità concreta per costruire un futuro più sicuro e indipendente. È essenziale che le istituzioni lavorino per rendere questa misura il più accessibile possibile, affrontando le sfide organizzative e garantendo un’efficace distribuzione delle risorse.