A settembre, sindacati e parti datoriali si sono confrontate sul tema del cambio d’appalto per il rinnovo del CCNL della vigilanza privata
Proseguono le trattative per il rinnovo del CCNL della vigilanza privata, scaduto ormai da più di 5 anni. La ripresa del confronto tra associazioni sindacali e parti datoriali, avvenuta il 22 e il 27 settembre scorsi, ha avuto come oggetto il cambio d’appalto. Con l’obiettivo di salvaguardare occupazione e reddito dei lavoratori e delle lavoratrici, i sindacati hanno proposto di prendere a riferimento un lasso temporale più ampio per definire gli aventi diritto al passaggio. Con questa proposta, le parti sociali intendono porre un freno ai fenomeni che si sono evidenziati negli ultimi anni, come l’affidamenti degli appalti al massimo ribasso.
A questo, vi si aggiunge la volontà dei sindacati di equiparare i servizi resi alle committenze pubbliche a quelli resi in favore delle committenze private. Le organizzazioni sindacali hanno evidenziato, inoltre, la necessità di rivedere al ribasso l’attuale divisore utile al computo del personale armato oggetto del passaggio. Infine, ai lavoratori oggetto della procedura di cambio appalto, dovrà esser riconosciuta la contrattazione di II livello.
Il confronto non ha riscontrato ancora una totale convergenza tra le parti in causa, motivo per cui sarà riaggiornato al 7 ottobre 2021. Il tema del cambio d’appalto rientra tra i punti cardine nella negoziazione per il rinnovo del CCNL della vigilanza privata. Tuttavia, sono altri i temi di cruciale importanza oggetto di confronto e che riguardano il mercato del lavoro, la classificazione del personale e il salario. Viceversa, allo stato attuale una sostanziale convergenza è stata ravvisata sul tema della salute e della sicurezza sul lavoro, della previdenza e dell’assistenza integrativa, dei permessi e dei congedi.