Circa 800 famiglie si sono rivolte a una società di sicurezza privata per contrastare degrado e spaccio in piazza De Gasperi: l’esperimento è riuscito con successo
La vigilanza privata “ha cambiato volto a piazza De Gasperi”. Il quartiere di Padova, nei pressi della stazione ferroviaria, viveva da un paio d’anni una situazione di abbandono e degrado: spacciatori e senzatetto a tutte le ore del giorno e della notte. I residenti della zona non si sentivano più sicuri e, in mancanza di un’adeguata copertura da parte delle Forze dell’Ordine, hanno deciso di affidarsi alle guardie private.
Dallo scorso novembre, circa 800 famiglie si sono organizzate e hanno imbastito un progetto di sicurezza autofinanziato. Hanno sottoscritto un abbonamento annuale di circa 8.000 euro con un istituto di vigilanza privata (circa 10 euro a famiglia) che pattuglia l’intera zona giorno e notte (con un euro in più è previsto anche il servizio di sorveglianza dell’auto in sosta). All’iniziativa hanno aderito anche alcuni proprietari di negozi e hotel, esasperati dalla continua escalation di spaccio e furti. Il progetto è stato preso come modello dalla vicina Torre Belvedere, in piazzale Stazione, dove gli ultimi residenti e lavoratori rimasti hanno deciso di dotarsi dei vigilantes al posto dei portieri per presidiare il grattacielo.
Da quando sono scese in campo le guardie giurate la situazione di piazza De Gasperi e piazzale Stazione è molto migliorata, tuttavia l’iniziativa ha riscosso qualche polemica.Non tanto sulla liceità, in quanto i cittadini hanno pieno diritto di avvalersi della sicurezza sussidiaria per proteggere i propri beni, ma sulle competenze e sui limiti delle guardie giurate. In merito, è intervenuto il Capo della Polizia di Padova, Paolo Fassari, sottolineando che le guardie giurate possono vigilare soltanto sui beni privati e non su quelli pubblici. Strade e piazze non sono di competenza della vigilanza privata, “come non lo è contrastare lo spaccio o spostare i senzatetto che dormono sotto i portici”. L’attività di contrasto a fenomeni criminali, l’azione repressiva e sanzionatoria è appannaggio esclusivamente delle Forze dell’Ordine.
Tuttavia, Fassari ha mostrato di gradire l’iniziativa intrapresa dai suoi concittadini.