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Sicurezza: reati in calo, crescono invece le frodi informatiche

Secondo i dati dell’Indice della criminalità de “Il Sole 24 Ore”, i reati denunciati sono scesi del 2,4% rispetto al 2017. In aumento invece le frodi informatiche, circa 518 al giorno
Una tendenza che prosegue dal 2013: in Italia le denuncie per i reati risultano in costante calo. Nel 2018 i crimini denunciati sono stati circa 6.500 al giorno, 2,4% in meno rispetto all’anno precedente.  Continuano invece ad aumentare le truffe informatiche, con una media di circa 518 casi al giorno. Il dato è stato confermato anche dall’ultima edizione del rapporto Clusit dell’Associazione per la sicurezza informatica in Italia, che ha segnalato un incremento degli episodi dell’8,3% nel primo semestre del 2019. L’85% degli attacchi informatici ha lo scopo di estorcere denaro alle vittime o di sottrarre informazioni per ricavarne denaro.
Il quadro sull’attuale stato di sicurezza nel nostro Paese è stato delineato da “Il Sole 24 Ore” con l’Indice della criminalità, sulla base dei dati forniti dal dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno. Nello specifico, sono diminuiti i casi di omicidio (-10%), i furti (-6%), le rapine (-7%) e le associazioni a delinquere (-15%). Risultano in calo netto anche le denunce per usura (-38%) e gli incendi (-53,9%). In controtendenza con la flessione generale, aumentano invece gli illeciti connessi allo spaccio di stupefacenti (+2,8%) e le estorsioni (+17%).
Da un punto di vista geografico, le zone più colpite dalla criminalità risultano le città di grandi dimensioni e le località turistiche, dove i turisti risultano prede ambite per la malavita locale. Tra le 106 province in lista, la maglia nera per numero di reati nel 2018 spetta a Milano, con 7.017 denunce ogni 100 mila abitanti. A seguire Rimini e Firenze, rispettivamente con 6.430 e 6.252 illeciti rilevati. In particolare, Firenze ha registrato il più alto incremento annuo di reati denunciati, in controtendenza con l’andamento nazionale e pari a +9,5%.
Diversi fattori hanno contribuito e stanno contribuendo alla flessione dei crimini in Italia. Tra i vari “Il Sole 24 Ore” ha rilevato la diffusione dei sistemi d’allarme e videosorveglianza, gli accordi tra le autorità per una maggiore presenza di Forze dell’Ordine e vigilanza privata sul territorio, le reti tra commercianti e Prefetture e la diffusione, soprattutto in alcune parti del Paese, delle garanzie assicurative contro gli illeciti.
 

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