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Sicurezza: reati in calo, ma 6 milioni di italiani sono panofobici

Secondo il Rapporto Censis, nel 2020 sono diminuiti gli omicidi, i furti e le rapine; tuttavia il 28,6% degli italiani ha più paura di prima

Nel 2020 i reati in Italia sono drasticamente diminuiti. È quanto emerso dal recente “Rapporto sulla filiera della sicurezza in Italia”, realizzato dal Censis per conto di FederSicurezza. Il report evidenzia che nel 2020 i crimini sono diminuiti del 18,9% rispetto all’anno precedente. Nello specifico, è calato il numero degli omicidi (-16,4%), delle rapine (-18,2%), dei furti (-33%) e dei furti in appartamento (-34,4%). Nonostante questo, due italiani su tre (66,6%) hanno paura di rimanere vittima di un reato, mentre per il 28,6% degli intervistati la paura è addirittura aumentata. Complice la pandemia, sei milioni di italiani hanno manifestato di aver paura di tutto (i così detti “panofobici”), “in casa e fuori casa, vivono in un costante stato d’ansia e d’agitazione”.

Se da un lato i reati in genere sono diminuiti, alcune specifiche categorie hanno avuto invece un andamento opposto. Si tratta del cyber crime, che sfruttando la digitalizzazione e le restrizioni imposte dal Governo per contenere i contagi, è aumentato in modo esponenziale. Truffe e frodi informatiche sono cresciute del 13,9% rispetto al 2019. L’aumento del crimine informatico ha accresciuto di conseguenza anche la paura degli utenti. Il 31,1% degli intervistati non si sente sicuro quando fa operazioni bancarie online. Il 24,9% ha paura di utilizzare i sistemi di pagamento elettronici per fare acquisti in Rete. Inoltre, il lock down ha causato l’incremento anche di un’altra tipologia di reati, come lo stalking e la violenza domestica.

Infine, il report del Censis ha messo in evidenza la considerazione che gli italiani hanno rispetto al comparto della sicurezza privata. La metà degli intervistati (50,5%) ha espresso fiducia nei confronti delle guardie giurate e degli operatori del settore. Essi, soprattutto in quest’ultimo anno di pandemia, hanno contribuito in modo considerevole a garantire la sicurezza dei cittadini. Tuttavia, il 62,8% degli italiani è convinto che ci sia ancora una scarsa consapevolezza da parte della popolazione in merito all’attività svolta da parte delle guardie giurate. Il 55,7% degli intervistati afferma addirittura che il settore avrebbe bisogno di un maggiore riconoscimento sociale.

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