Sicuritalia, leader nel settore della sicurezza, è certa della propria correttezza, impugnerà, perciò, il Provvedimento dell’AGCM di fronte al TAR del Lazio.
In merito all’istruttoria avviata dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) relativa ad una possibile violazione della normativa a tutela della concorrenza che sarebbe stata posta in essere da cinque imprese del settore della Vigilanza Privata che hanno partecipato in Raggruppamento Temporaneo di Impresa ad alcune gare pubbliche per l’affidamento di servizi di sicurezza e che si è conclusa con l’imposizione di una sanzione amministrativa, Sicuritalia, certa della correttezza dei propri comportamenti e di avere tenuto condotte conformi alle regole di concorrenza, impugnerà il Provvedimento dell’AGCM dinanzi al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) del Lazio.
Nelle proprie conclusioni, laddove contesta un abuso dell’utilizzo dei Raggruppamenti Temporanei di Impresa e dei subappalti, l’AGCM non tiene in debito conto i vincoli strutturali che sono propri del settore della vigilanza privata. Il quadro normativo vigente, risalente al 1929, infatti impone alle aziende del settore di possedere per ogni provincia nella quale intendano operare una licenza prefettizia, la cui disponibilità non è né immediata né scontata. Per poter rispondere in maniera competitiva a sollecitazioni della clientela che, da un lato, coinvolgano più provincie e, dall’altro, prevedano l’utilizzo massiccio di Guardie Particolari Giurate in possesso di decreto prefettizio nella circostanza di grandi eventi di breve durata (es. EXPO), si è reso da sempre necessario per le aziende del settore cooperare fra loro. In assenza di tale collaborazione non vi sarebbe la possibilità di soddisfare siffatte esigenze della clientela o le si potrebbe eventualmente soddisfare solo in maniera assai meno efficiente dal punto di vista economico e qualitativo e tale quindi da creare – questo sì – un effettivo nocumento al mercato.