Siamo abituati ad usare l’abbreviazione “007” per identificare agenti segreti, spie e investigatori privati. In verità, l’origine di questa sigla ha tutt’altro significato e non ha alcun collegamento diretto nemmeno con l’agente segreto più famoso di tutti i tempi, il mitico James Bond. Per scoprire di cosa si tratta bisogna fare un salto nel passato, fino al XVI secolo, nell’Inghilterra di Elisabetta I
Qualifica 007: “licenza di uccidere”
Affascinante, elegante, seducente: James Bond è l’agente segreto per antonomasia, il prototipo perfetto del detective gentiluomo, della spia in smoking, che si muove da un continente all’altro per risolvere i casi più disparati, per affrontare nemici spietati e sfide estreme.
A Bond attribuiamo la sigla “007” che, con il passare del tempo, ha finito col rappresentare l’intera categoria degli investigatori, dei detective e, in generale, di chi si occupa di intelligence e investigazioni.
James Bond nasce nel 1953 dalla penna del giornalista e romanziere Ian Fleming. Per realizzare il personaggio, lo scrittore inglese sembra essersi ispirato ad un uomo realmente esistito e conosciuto durante il servizio nella Divisione di Intelligence Navale durante la Seconda Guerra Mondiale. Il cognome Bond, invece, è stato preso in prestito da quello dell’autore di un libro di ornitologia (all’inizio avrebbe dovuto chiamarsi “James Secretan“), di cui Fleming era grande appassionato.
Tuttavia, James Bond raggiunge la massima popolarità grazie al cinema. Sessant’anni, venticinque pellicole, la storia più lunga di sempre trasmessa sul grande schermo. Un cast di grandissimi attori che hanno saputo interpretare con successo l’iconico agente segreto, da Sean Connery (che interpretò il personaggio di Fleming nei primi cinque film) a Daniel Craig.
Nei film come nei romanzi, Bond ha come numero identificativo “007”, dove il doppio zero indica che ha “licenza di uccidere”. Ecco, quindi, spiegato cosa significa il termine.
Ma è davvero così? La sigla “007” proviene soltanto dalla fervida fantasia di Ian Fleming?
“Solo per gli occhi della regina”
Realtà e finzione, storia e leggenda s’intrecciano spesso quando si parla di investigatori privati, detective, agenti segreti e spie internazionali. Il cinema e la narrativa hanno contribuito in modo significativo a creare miti, figure iconiche come quella di James Bond e come la sigla “007” che, successivamente, ha iniziato ad identificare l’intera categoria.
Ma da dove deriva “007”?
Per scoprirne il significato, bisogna fare un viaggio a ritroso nel tempo e tornare nel XVI secolo durante il regno della regina Elisabetta I d’Inghilterra.
In quel periodo, in Gran Bretagna, viveva un noto matematico e astronomo, nonché geografo ed esperto di navigazione, abituato a frequentare la corte della sovrana. Il suo nome era John Dee e beneficiava della stima e della protezione di Elisabetta I. Dee era considerato dalla sovrana “un uomo di fiducia” e per questo motivo, molto spesso, svolgeva delle missioni segrete per suo conto.
La storia (o forse ancora una volta la leggenda) vogliono che, per firmare i suoi messaggi riservati alla regina, Dee usasse la sigla “007”.
In questo caso i due zeri rappresentavano due occhi, mentre il sette era considerato un numero fortunato, perciò identificava Elisabetta I. Con questa sigla, il matematico voleva intendere che il contenuto del messaggio era destinato “esclusivamente agli occhi della regina”.
Che, poi, Dee avesse licenza per uccidere o meno, questo non è dato sapere.