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Stalking: articolo 162-ter in via di revisione

Dopo le polemiche sulla sentenza di Torino arriva l’emendamento della senatrice Puglisi

Nuove modifiche in vista per quanto riguarda il reato di stalking. La senatrice Pd Francesca Puglisi ha presentato un testo all’emendamento al ddl degli orfani dei crimini domestici che si propone di sottrarre lo stalking dal novero dei reati per i quali è possibile dichiarare l’estinzione in forza delle condotte riparatorie dell’imputato, modificando di fatto l’articolo 162-ter. L’emendamento, presentato al Ministero della Giustizia, è stato accolto con favore e promosso dal Ministro Orlando che ha fatto un passo indietro rispetto alle posizioni prese mesi prima.

Quanto è successo a Torino nei giorni scorsi aveva sollevato un polverone mediatico sull’articolo 162-ter, infiammando le polemiche che perduravano da mesi e indignando istituzioni, sindacati, associazioni contro la violenza sulle donne e persino le Forze dell’Ordine. In sintesi, il giudice del Tribunale di Torino, di fronte a un caso di stalking riguardante una donna di 24 anni aveva applicato alla lettera quanto previsto dal suddetto articolo del codice penale sulla giustizia riparatoria. Lo stalker della donna aveva offerto 1500 euro come risarcimento per i danni subiti. Nonostante il rifiuto della vittima, il giudice ha ritenuto congrua l’offerta e dichiarato estinto il reato depositando la somma su un libretto di deposito intestato alla donna.

Il nodo della questione è proprio l’articolo 162-ter, che rischia di vanificare quanto fatto dal 2009 per il reato di stalking. Con la legge di riforma del sistema penale, la cosiddetta riforma Orlando, approvata in via definitiva il 14 giugno e in vigore dal 3 agosto, nel codice penale è stato introdotto il nuovo articolo 162- ter, che amplia lo spettro delle condotte riparatorie applicando l’estinzione dei reati “in cambio della restituzione, risarcimento del danno o eliminazione delle conseguenze dannose o pericolose degli stessi”.  Tra i reati ai quali si applica la disposizione ci sono tutti quelli perseguibili a querela soggetta a remissione e, dunque, anche lo stalking. La norma peraltro non subordina l’efficacia della condotta riparatoria all’accettazione da parte della vittima: è sufficiente che il giudice reputi congrua l’offerta aldilà di quello che pensa la vittima.

La sentenza di Torino è stata dichiarata all’unisono “assurda” e “sballata”, “un pericoloso precedente, che rischia di incentivare gli episodi di stalking lanciando un messaggio sbagliato, quello che non si commette reato se dopo aver molestato una persona le si offre del denaro come risarcimento”. Tuttavia, con l’emendamento della senatrice Puglisi si potrebbe rimettere le cose in ordine, cancellando definitivamente il reato di stalking dall’articolo 162-ter.

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