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Truffe assicurative, Roberto Nesci (Nero TK): “Gli investigatori hanno un ruolo tecnico, ma anche etico-sociale”

Le truffe assicurative sono molto più comuni di quanto si possa immaginare. Nelle indagini che seguono casi sospetti le agenzie investigative svolgono un ruolo fondamentale. Ma quali sono le situazioni più comuni e come si svolgono le investigazioni in questo ambito?

Le frodi assicurative in Italia spaziano da quelle molto comuni legate alla RC auto, a casi limite in cui le persone arrivano ad arrecarsi dei veri e propri danni fisici per ottenere un risarcimento. Smascherare queste truffe, sempre più articolate e ingegnose, è diventato ancor più complicato e oneroso per le compagnie assicurative.

Per questo motivo l’attività svolta da investigatori e agenzie investigative è cruciale. Abbiamo approfondito l’argomento con Roberto Nesci, CEO & Founder di Nero TK investigazioni.

Le truffe assicurative sono più frequenti di quanto si possa pensare. Quali sono i casi più comuni in cui ci si avvale del supporto di un investigatore privato?

È vero, le truffe assicurative sono un fenomeno sempre più frequente poiché la tecnologia e l’ingegno umano sono in continua evoluzione. È risaputo infatti che le truffe assicurative costituiscono un grave onere per il cittadino contribuente in quanto generano un aumento dei premi di polizza che tutti noi paghiamo per veicoli, case, etc. Diventa quindi fondamentale contrastarle ed il ruolo delle agenzie investigative è al contempo un ruolo tecnico ed un ruolo etico-sociale.

È difficile dire quali siano i casi più comuni perché sono tanti e tanto diversificati. In fase di disamina ci capita di tutto, da chi finge un sinistro mai avvenuto per racimolare anche un piccolo rimborso economico, a chi mette in piedi una vera e propria attività criminosa e in modo recidivo inventa sinistri di ogni genere per intascare le relative liquidazioni.

Mi vengono in mente diversi casi di professionisti i cui nomi compaiono a tutela dei danneggiati da eventi vari, con elementi troppo ridondanti. Così, nell’effettuare ulteriori ricerche, emergono documenti dei danneggiati falsificati, certificati su persone in realtà decedute, constatazioni amichevoli con firme posticce, dinamiche inverosimili ad un esame dei luoghi ed infine, ciliegina sulla torta, professionisti che non sono tali ma lo millantano con tanto di falsa carta intestata o falso studio associato. Insomma, possiamo dire che ce n’è veramente per tutti i gusti.

Qual è l’approccio di Nero TK investigazioni alle indagini assicurative?

Ogni realtà investigativa ha una propria tipica organizzazione interna. Nella filiera investigativa di Nero TK investigazioni operiamo in due macroaree. La filiera assicurativa è composta, in un’ottica multidisciplinare, da più professionisti con diversi e importanti profili accademici e lavorativi.

Le indagini vengono suddivise in due fasi principali: quella più tipicamente gestionale e quella prettamente operativa. Il processo investigativo si conclude con l’attività redazionale. La fase operativa è quella che potremmo definire di azione sul campo, mentre quella gestionale impegna gli analisti antifrode in sede.

Qual è la fase più delicata?

Le fasi sono tutte importanti perché ciascuna concorre al raggiungimento del risultato. Se dovessimo fare un paragone è come chiedere quale pezzo è più importante in un puzzle: tutti, perché se ne manca anche solo uno non avrò mai l’immagine completa.

In un’indagine le fasi sono molte più di quanto si possa pensare: si va dalla disamina preliminare dei documenti, all’attività sul campo vera e propria, all’analisi di intelligence contestuale e successiva sull’evento, al supporto da remoto da parte degli analisti interni degli operatori sul campo per orientarne l’operato, al dialogo con il Cliente che ci ha incaricato.

Piuttosto che parlare di fase “delicata” ritengo più opportuno parlare di fase “intensa”, quale è quella dell’attività sul campo in quanto l’operatore è maggiormente esposto alle molteplici ed imprevedibili variabili che gli si presentano. Non tutte le casistiche trovano un riscontro armonioso: spesso ci rapportiamo con soggetti poco collaborativi o con luoghi non facilmente accessibili. Il Team di lavoro di Nero TK investigazioni orienta l’accertatore sul campo al meglio supportandolo dalla sala operativa. Ciò rappresenta, sicuramente, uno dei tasselli del successo del nostro lavoro.

Quali competenze sono richieste ad un investigatore privato per svolgere al meglio questo tipo di indagini?

Nero TK investigazioni ha nel proprio team investigatori professionisti laureati, provenienti sia dalle Forze dell’Ordine che da laboratori Universitari. Puntiamo anche sulla crescita e sulla formazione delle giovani eccellenze provenienti da scienze dell’investigazione, giurisprudenza, criminologia ed informatica forense. In aggiunta all’istruzione specialistica, per essere un buon investigatore è necessario possedere un quid pluris.

Mi riferisco ad un insieme di doti con cui devi nascere o che devi necessariamente affinare e da cui non si può prescindere. L’investigatore deve avere quel senso spiccato di ricerca della verità che in genere deriva dalla curiosità di scoprire ciò che non si conosce (un po’ come un esploratore). Poi deve avere intuito, poiché non sempre si inizia una ricerca dalle prove ma può accadere che le prove debbano essere ricercate. Si aggiunge la conoscenza del proprio lavoro e la competenza nello svolgerlo (che non sono doti innate ma che devono essere acquisite con l’esperienza), ancora la serietà, la riservatezza, la correttezza, il rispetto e l’etica del lavoro.

Quali sono, secondo lei, le sfide del futuro che attendono il mondo investigativo nel campo delle frodi assicurative?

Temo che il futuro sia già nel presente: le tecnologie, il mondo Cyber ed ICT in generale, i Big Data, il Metaverso, il Deep e Dark Web.  Tutto questo sarà sempre più usato da menti criminali per ottenere ciò che vogliono a discapito delle Compagnie Assicurative. È una realtà in continua evoluzione.

Anche nel 2024 vi siete aggiudicati un premio di Eccellenza che dimostra la vostra presenza significativa nel mercato. Qual è il segreto dietro al successo di Nero TK investigazioni?

Il segreto per la crescita di un’azienda consiste nell’averne cura, seguendola nelle evoluzioni e nei cambiamenti, vigilando con costanza sulla qualità del lavoro e sull’efficacia dei servizi offerti. Inoltre, diventa fondamentale la scelta del giusto team inserendo profili preparati, competenti e con una forte motivazione. La fiducia nell’operato dei propri collaboratori è imprescindibile.

Nero TK investigazioni è presente da venticinque anni sul mercato, sempre aderente al Codice Etico d’impresa,evanta numerosi premi e riconoscimenti per i risultati investigativi. È fondamentale riconoscere la centralità dell’elemento umano all’interno di un team investigativo ad alto contenuto tecnologico. Altro elemento rilevante è quello di vivere all’interno di un’azienda in armonia con i dettati normativi, con il rispetto delle regole e con il territorio. Questo lavoro insegna negli anni una disciplina ed un abito mentale proiettato sia al lavoro di squadra che allo sviluppo dell’attitudine alla leadership che sono, a mio avviso, gli ingredienti del successo di Nero TK investigazioni.

(Articolo realizzato in collaborazione con Nero TK investigazioni)

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