Un informatico di 45 anni perde il lavoro e la moglie: l’azienda scopre che invece di assistere la madre malata è a Perugia dall’amante
Una storia dai contorni grotteschi, in cui l’abuso della legge 104 incontra l’infedeltà coniugale. È quanto accaduto ad un uomo, un informatico di 45 anni, residente nella provincia di Arezzo e sposato con un figlio. L’uomo da più di tre anni usufruiva dei permessi, stabiliti dalla legge 104, per assistere un parente malato, nel caso di specie la madre. Tuttavia, le prolungate assenze da parte del lavoratore, stimato in azienda per le sue qualità professionali, col tempo cominciavano ad avere un certo peso. Il titolare aveva iniziato, se non ad insospettirsi, a perdere un po’ la pazienza.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso accade un giorno, quando di fronte ad un’emergenza di lavoro, il dipendente, a casa in permesso, si rende indisponibile, affermando di essere dalla madre. Il titolare dell’azienda, messo giù il telefono, decide di passare davanti alla casa della donna, ma non vede la macchina del dipendente. A quel punto i sospetti divengono fondati, al che l’imprenditore decide di rivolgersi ad un’agenzia investigativa per verificare dove si trovi realmente il lavoratore durante i giorni di permesso.
I detective scoprono in breve tempo che il quarantacinquenne, invece di assistere la madre, nei giorni di permesso si metteva in strada alla volta di Perugia, in Umbria. E non solo, dalle indagini è emerso che andava a trovare l’amante; un rapporto consolidato, a detta degli investigatori, in cui l’uomo “era disponibile a imbiancare la casa o dare una mano nello sgombero dei mobili dell’appartamento”. Di fronte a questa sconvolgente scoperta l’azienda ha intimato l’uomo a rassegnare le dimissioni. Sul fronte sentimentale, la moglie tradita ha deciso di separarsi dall’ex marito.