Tuttavia, l’amministrazione comunale non sembra in grado di dare concretezza ad una delle principali linee programmatiche del sindaco Romizi che, auspicando una “Perugia sicura e serena”, si proponeva di garantire la sicurezza come bene imprescindibile dei suoi cittadini, specialmente attraverso sistemi di sorveglianza, strategici anche ai fini della prevenzione.
Nei giorni scorsi, le polemiche per l’inettitudine del Comune sono state alimentate non solo dalla Lega, che insiste nell’uso di una linea dura per contrastare gli episodi criminali, ma anche dagli stessi consiglieri Pd, Mirabassi e Borchesi che hanno denunciato “la crescente insicurezza della città” causata dai “continui furti degli ultimi tempi”, oltre a rimarcare la mancata presa di posizione da parte dell’amministrazione. Di tutta risposta il sindaco Romizi ha fatto sapere che mancano le risorse per finanziare ulteriormente il progetto.
Così, tra i batti e ribatti della politica, ci hanno pensato direttamente i cittadini, che dopo essersi fatti fare dei preventivi, hanno comprato due nuove telecamere da installare a piazza Alfani, in pieno centro storico. I residenti erano afflitti ormai da tempo da problematiche di vario tipo, tra cui spaccio, liti tra giovani (spesso ubriachi) e imbrattamenti fino alle prime luci dell’alba. Una situazione diventata insostenibile, per la quale erano andati in delegazione da questore, sindaco e prefetto. Proprio durante questi incontri in Comune è nato il progetto di acquistare le telecamere da mettere all’esterno di due civici di piazza Alfani per controllare quanto succede nell’area circostante. Spronata dall’iniziativa dei cittadini, l’amministrazione comunale ha così installato una terza telecamera lungo via Bartolo, in modo da presidiare al meglio tutta la zona.
A cura della Redazione
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