Con la circolare del 9 ottobre scorso, il Ministero dell’Interno ha reso noto la realizzazione del Database nazionale per le guardie giurate che sarà attivo dal 1° febbraio 2019
Il 9 ottobre scorso il Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno ha diramato una circolare comunicando la realizzazione da parte dell’UPAS (Ufficio per la Polizia Amministrativa e Sociale) del “Database nazionale degli operatori della sicurezza privata” che sarà in funzione dal 1° febbraio del 2019. La banca dati, tanto attesa dal comparto della vigilanza privata, raccoglierà tutte le informazioni sulle guardie giurate in modo che le Prefetture e le Questure possano avere un quadro costantemente aggiornato sul personale della sicurezza sussidiaria e allo scopo di semplificare e accelerare le funzioni amministrative a riguardo dei titoli di nomina a gpg e del relativo porto d’armi.
Nello specifico, il Database è stato progettato per contenere l’intera “storia amministrativa” di ogni singola guardia giurata, ovvero: istituti o privati per cui il lavoratore presta e ha prestato servizio, le variazioni in merito al rapporto di lavoro, la formazione professionale ricevuta, l’impiego prevalente nel corso dell’anno, i motivi alla base di eventuali cessazioni del rapporto lavorativo. Il Database è destinato a diventare una banca dati attivata per finalità di controllo e vigilanza amministrativa sul settore della sicurezza privata. Tuttavia, non possono confluirvi dati giudiziari o di polizia riguardanti le guardie giurate, che invece continueranno a essere conservati nel CED Interforze o nelle altre banche dati pertinenti della polizia.
Le modalità di utilizzo del Database sono descritte nel manuale operativo “Linee guida per l’accreditamento e l’utilizzo del Database nazionale degli Operatori della Sicurezza Privata”, facilmente consultabile nel sito dell’UPAS nella versione 1.0, a cui seguirà una seconda versione con le procedure informatiche per l’approvazione in modalità semplificate al decreto di nomina a guardia giurata. La circolare ministeriale inoltre ha fornito anche un piano d’azione per Prefetture, Questure e operatori di settore da qui al prossimo 1° febbraio per rendere operativa la banca dati. Nel frattempo, il Ministero si propone di sviluppare iniziative e incontri con il personale delle Prefetture e delle Questure, con gli operatori del settore della vigilanza privata, le associazioni di categoria e i sindacati per agevolare la conoscenza del nuovo sistema e garantire il supporto necessario in fase di attivazione dello stesso.