In attesa del rinnovo del CCNL per la vigilanza privata, Fesica ha avanzato alcune proposte per migliorare le condizioni di vita dei lavoratori del comparto
La situazione riguardo il rinnovo del contratto collettivo dei lavoratori della vigilanza privata è piuttosto incerta. A circa sei anni dalla data di scadenza (31 dicembre 2015), il comparto versa ancora in uno stato d’agitazione normativa. Viceversa, le condizioni economiche e di vita dei lavoratori peggiorano a causa dell’imperante abusivismo che minaccia il settore e di stipendi tra i più bassi d’Italia. In attesa che vi sia una svolta nella contrattazioni e le parti trovino finalmente un accordo, Fesica Confsal ha avanzato alcune proposte per migliorare il comparto. Gli interventi previsti dal sindacato riguardano i buoni pasto, le vacanze contrattuali, i turni di lavoro e l’indennità di arma da fuoco.
Per quanto riguarda i buoni pasto, Fesica propone di portare il ticket giornaliero per la pausa pranzo da 4,40 euro a 6 euro. Infatti, allo stato attuale, un lavoratore del comparto della vigilanza privata percepisce buoni pasto giornalieri da 4,40 euro; ben al di sotto dell’importo medio di 6 euro e dei 7 o 8 euro al giorno previsti per alcune categorie. Considerando, tra le altre cose, che i datori di lavoro sono esenti da imponibile fiscale e previdenziale fino a 8 euro al giorno, si tratterebbe di “un aiuto concreto ai lavoratori, a costo zero per l’azienda”.
Sul fronte della vacanza contrattuale, il sindacato propone di raddoppiare l’IVC, portandola a 40 euro invece degli attuali 20 euro. Inoltre, per consentire ai lavoratori un adeguato riposo e una dignitosa vita sociale, Fesica propone turnazioni 6 + 2 obbligatorie ed uniche. Infine, secondo il sindacato, sarebbe opportuno che le guardie giurate armate, nei tribunali, nelle banche o nelle metropolitane, ricevessero un’indennità per arma da fuoco.