A distanza di oltre vent’anni, l’Ente Italiano di Normazione ha pubblicato la normativa UNI 10891:2022 che definisce i requisiti minimi obbligatori per gli istituti di vigilanza privata
Il 10 marzo scorso UNI, Ente Italiano di Normazione, ha pubblicato la normativa UNI 10891:2022 “Servizi – Istituti di Vigilanza Privata – Requisiti” che consiste in un adeguamento dell’edizione del 2000. Il documento definisce i requisiti minimi obbligatori per la gestione degli istituti di vigilanza privata e dei servizi erogati ai fini della valutazione della loro conformità ex UNI CEI EN ISO/IEC 17065 e legislazione vigente.
All’interno, sono state definite le figure apicali e gli operatori chiamati a erogare i servizi di vigilanza privata, con l’obiettivo di promuovere l’impiego e il coinvolgimento nella pianificazione dei servizi di figure professionali altamente qualificate, come quella del Security Manager che affianca e supporta l’alta Direzione. Di estrema rilevanza sono anche gli aspetti che rafforzano i requisiti dell’impresa e l’attenzione alla clientela, alla selezione e qualifica dei fornitori, agli approvvigionamenti, alla formazione, addestramento e aggiornamento del personale in linea con la vigente normativa.
La norma colma anche i vuoti emersi con l’applicazione della legislazione obbligatoria, poiché prevede anche i servizi ricompresi nella Classe Funzionale C, nonché i servizi di Classe Funzionali A regolamentati da leggi speciali quali, ad esempio, DM 85/99, DM 154/2009, DM 139/2019. “Non potendo eliminare la norma, si è cercato di renderla più utile agli operatori, evitando di creare ulteriori oneri ai loro danni” ha dichiarato Marco Stratta, Segretario Generale ANIVP e membro del gruppo di lavoro UNI per ConFederSicurezza e Servizi.