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Wangiri: come riconoscere la truffa della telefonata svuota conto

La truffa del Wangiri, conosciuta anche come “uno squillo e giù”, sta prendendo nuovamente piede nel mondo delle truffe telefoniche, mettendo a rischio la sicurezza degli utenti. Di seguito alcuni consigli per evitare addebiti non autorizzati e proteggere il proprio credito.

Wangiri: cos’è e come funziona

Il Wangiri, noto anche come “uno squillo e giù”, è un termine di origine giapponese, che descrive il modus operandi della così detta “truffa svuota conto”.

Questa tecnica funziona in modo semplice. Il truffatore effettua una chiamata alla potenziale vittima da un numero sconosciuto, spesso internazionale. Fa uno squillo e immediatamente interrompe la linea. Il destinatario, incuriosito, richiama il numero e a sua insaputa viene indirizzato a un numero a pagamento (dove a rispondere è un finto servizio clienti), che addebita alla vittima costi aggiuntivi e tariffe maggiorate.

Questa pratica truffaldina ha origine in Giappone alla fine degli anni ‘90, ma si è diffusa rapidamente in tutto il mondo, prendendo di mira centinaia di migliaia di utenti in diversi paesi. I prefissi più comuni utilizzati dai truffatori sono +44 (Gran Bretagna), +53 (Cuba), +373 (Moldavia), +383 (Kosovo) e +216 (Tunisia).

Le telefonate vengono effettuate solitamente durante la notte o l’orario di lavoro, proprio per ridurre le probabilità di risposta e spingere la vittima a richiamare il numero. A questo proposito, delle volte i truffatori lasciano anche dei messaggi nella segreteria.

Il Wagiri, infatti, funziona solamente se la vittima richiama e, se questo avviene, l’obiettivo dei criminali è quello di prolungare la chiamata il più possibile, in modo da guadagnare di più. Per questo è importante comprenderne bene il funzionamento e adottare le giuste precauzioni per difendersi.

Cosa fare per difendersi

Il Wangiri è una truffa molto subdola, ma altrettanto redditizia per i cyber criminali. Per difendersi, è necessario adottare alcune misure preventive:

  • Evitare di richiamare numeri sconosciuti, esteri o non segnati nella rubrica, soprattutto se si ha ricevuto solo uno squillo.
  • Utilizzare app di sicurezza sul dispositivo mobile che possano identificare e bloccare le chiamate indesiderate.
  • Segnalare alle autorità competenti o al proprio gestore telefonico eventuali chiamate sospette.
  • Evitare di condividere il numero di telefono in modo indiscriminato, specialmente sui siti web o sui social media.
  • Controllare regolarmente il saldo del credito telefonico e segnalare immediatamente eventuali addebiti non autorizzati al proprio gestore.
  • Informare amici e familiari sulla truffa del Wangiri e condividere queste precauzioni per aiutare a proteggere più persone possibile.

Riconoscere e difendersi da questa truffa è essenziale per proteggere il proprio credito e la propria privacy. Adottando le giuste precauzioni e diffondendo consapevolezza su questa pratica truffaldina, è possibile contribuire a contrastare efficacemente il fenomeno.

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